Regionali Piemonte 25 maggio: come e quando si vota. Guida alle elezioni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Maggio 2014 - 06:04| Aggiornato il 20 Maggio 2014 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – Regionali Piemonte 25 maggio: come, perchè, quando e chi si vota. Guida completa alle elezioni: tutte le istruzioni per il voto.

Si vota nella sola giornata di domenica 25 maggio, dalle 7 alle 23. I 3.650.000 elettori piemontesi potranno scegliere il nuovo presidente di Regione ed esprimere le preferenze per il rinnovo del consiglio regionale.

Si tratta di elezioni anticipate perché il Consiglio di Stato ha dichiarato nullo il voto del marzo 2010 per irregolarità nella presentazione delle liste che sostenevano il governatore uscente Roberto Cota (Lega Nord).

Si vota in un turno unico, senza ballottaggio, per sei candidati presidente, dei quali solo due, Sergio Chiamparino e Gilberto Pichetto Fratin, sono appoggiati da coalizioni.

—> Elenco completo di tutti i candidati consiglieri nelle liste regionali e provinciali

I candidati presidente così come li trovate sulla scheda elettorale:

  • 1. Mauro Filingeri, sostenuto da L’Altro Piemonte a Sinistra
  • 2. Enrico Costa, sostenuto da Nuovo Centrodestra – Unione di Centro
  • 3. Guido Crosetto, sostenuto da Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale
  • 4. Sergio Chiamparino, coalizione “Chiamparino presidente” sostenuta da Partito Democratico, Italia dei Valori, Scelta Civica, lista “Chiamparino per il Piemonte”, Moderati e Sinistra Ecologia Libertà
  • 5. Davide Bono, sostenuto dal MoVimento 5 Stelle
  • 6. Gilberto Pichetto Fratin, coalizione “Centrodestra per Pichetto” sostenuta da Forza Italia, Lega Nord, Verdi Verdi, Grande Sud – Movimento Azzurri Italiani, Destre Unite, lista Civica Pichetto

In tutto il nuovo consiglio regionale sarà composto da 51 eletti: 50 consiglieri più il nuovo presidente di Regione. La nuova legge elettorale regionale presenta una nuova ripartizione delle circoscrizioni dei 40 seggi piemontesi in base al numero dei residenti:

  • 21 a Torino,
  • 5 a Cuneo,
  • 4 ad Alessandria,
  • 3 a Novara,
  • 2 a Biella, Asti, Vercelli,
  • 1 nel Verbano-Cusio-Ossola.

I rimanenti 10 seggi verranno assegnati col sistema maggioritario e collegati al listino del candidato presidente.

Soglia di sbarramento. È scritto sul regolamento della legge elettorale piemontese:

“Non sono ammesse all’assegnazione dei seggi le liste provinciali il cui gruppo abbia ottenuto, nell’intera regione, meno del 3% dei voti validi, a meno che non sia collegato a una lista regionale che ha superato la soglia del 5%“.

È ammesso il voto disgiunto: cioè sì può scegliere un candidato consigliere di una lista e un candidato presidente appoggiato da un altro schieramento.

Si può votare in più modi. Si legge sul Vademecum elettorale della Regione Piemonte che l’elettore:

  • può votare per una lista provinciale, contrassegnando il corrispondente simbolo riportato sulla scheda, senza esprimere alcuna preferenza. Il voto si intende espresso a favore della lista provinciale e si trasferisce automaticamente alla lista regionale collegata e al relativo candidato Presidente della Giunta;
  • può votare per una lista provinciale, contrassegnando il corrispondente simbolo riportato sulla scheda, esprimere una preferenza per un candidato di quella lista e contrassegnare anche il simbolo o il nominativo del candidato Presidente della Giunta. Il voto si intende espresso a favore della lista provinciale, a favore della lista regionale e del candidato Presidente e a favore del candidato della lista provinciale;
  • può votare esprimendo soltanto la preferenza, senza contrassegnare alcun simbolo o lista. Il voto si intende espresso a favore del candidato della lista provinciale prescelto, alla lista provinciale stessa e si intende espresso anche per il candidato Presidente della Giunta regionale collegato;
  • può votare per il candidato Presidente della Giunta, contrassegnando il simbolo, oppure facendo un segno sul nome dello stesso candidato. Il voto si intende espresso solo per la lista regionale e per il candidato presidente, ma non si trasferisce ad alcuna lista provinciale collegata.
  • può votare per il candidato Presidente della Giunta (e la relativa lista regionale), contrassegnandone il simbolo e, anche, per una lista provinciale non collegata, facendo un segno sul corrispondente contrassegno. E’ questa la possibilità di esprimere il cosiddetto voto disgiunto.

Di conseguenza:

  • il voto espresso per una lista provinciale si intende espresso anche a favore del candidato Presidente della Giunta, (ovvero per la lista regionale da esso guidata);
  • il voto espresso solo per il candidato Presidente della Giunta (ovvero per la lista regionale da esso guidata), non si estende ad alcuna delle liste provinciali collegate. E’ fondamentale, in ogni caso che, nel corso dello scrutinio, trovi piena applicazione il principio di cui all’articolo 64 del DPR 570/60 (Testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle amministrazioni comunali), secondo il quale… ”indipendentemente da errori ortografici o simili, la validità del voto deve essere ammessa ogni qualvolta si possa desumere la effettiva volontà dell’elettore”.

C’è un premio di maggioranza, ma non scatta automaticamente. Il candidato presidente, capolista della lista regionale che ha ottenuto più voti, viene eletto presidente; vengono poi proclamati consiglieri i candidati compresi nella lista regionale tenendo conto che:

  • qualora le liste provinciali, collegate alla lista regionale vincente, abbiano già ottenuto una percentuale di seggi pari o superiore al 50% dei seggi del consiglio, la quota maggioritaria si dimezza e l’ufficio centrale regionale proclama eletti i primi candidati compresi nella lista regionale fino alla concorrenza del 10% dei seggi assegnati al Consiglio
  • qualora invece le liste provinciali collegate alla lista regionale vincente abbiano ottenuto una percentuale inferiore al 50% dei seggi assegnati al consiglio assegna alla lista regionale l’intera quota di seggi.

Tessera elettorale 

Ai seggi bisogna presentarsi con un documento d’identità valido e la tessera elettorale. In caso di cambio residenza, il Comune dovrebbe aver spedito l’adesivo, da incollare sulla tessera elettorale, con i nuovi dati. Se non si trova o se i documenti non risultassero in regola, è bene presentarsi il prima possibile (anche per evitare probabili code degli ultimi giorni) presso gli uffici comunali, l’anagrafe. Tuttavia, per chi non dovesse fare in tempo, gli uffici comunali saranno aperti venerdì 23 e sabato 24 maggio dalle 9 alle 18 e domenica 25 maggio dalle 7 alle 23.

Il precedente. Le elezioni del marzo 2010.

Vinse Roberto Cota candidato della coalizione di centrodestra, con il 47,33% dei voti: in tutto 1.043.275, circa diecimila in più di Mercedes Bresso, candidata di centrosinistra e governatore uscente, che prese 1.033.989 voti, il 46,91%. Ma i partiti di centrosinistra avevano preso il 47,55% delle preferenze contro il 46,98% del centrodestra.