Regionali Umbria: Claudio Ricci, il candidato scartato dal Pdl per difetti fisici

Pubblicato il 1 Febbraio 2010 - 18:46 OLTRE 6 MESI FA

Un nuovo membro del Pdl viene “silurato” per il suo aspetto fisico. Si tratta di Claudio Ricci, sindaco di Assisi, che ha mancato di essere candidato alla presinza della Regione Umbria proprio per il suo aspetto tutt’altro che gradevole.

Secondo quanto riferito nei giorni scorsi dal Corriere della Sera, infatti, i coordinatori nazionali del Pdl, dopo un suo incontro con Silvio Berlusconi, non lo avrebbero scelto principalmente per motivi estetici. Ovvero per le sue orecchie a sventola.

Un’altra vittima, quindi, dei rigidi canoni estetici del Cavaliere? È noto infatti che il premier non abbia in simpatia chi sia maleeodorante o non abbia un aspetto più che gradevole. È di due anni fa, ad esempio, all’inizio dell’attuale legislatura, la sua battaglia contro i “maleodorati”: fece recapitare a tutti i deputati della maggioranza uno spry per l’alito con la preghiera di usarlo spesso, soprattutto prima di rivolgergli la parola.

E sembra che un’altra vittima “celebre” di questa ossessione estetica sia Rocco Palese, il candidato Pdl in Puglia su cui Berlusconi non ha mai nascosto di avere più di un dubbio.

Caludio Ricci, dunque, non è che l’ultima vittima sacrificale. «E’ legittimo valutare, e quindi criticare, persone, e nella fattispecie candidati – afferma oggi il vicesindaco di Assisi Giorgio Bartolini – per le idee, programmi, incisività di azione, ma non certo per i tratti fisici. Brunetta e La Rrussa – scrive Bartolini – non fanno forse parte del governo?».

La polemica di Bartolini è rivolta principalmente contro il parlamentare umbro del Pdl Pietro Laffranco, del quale stigmatizza «metodi, comportamenti e linguaggi che contrastano con il buon senso, il buon gusto, la buona educazione. E’ legittimo valutare, e quindi criticare – afferma Bartolini – persone, e nella fattispecie candidati, per le idee, programmi, incisività di azione, ma non certo per i tratti fisici. Quelle che contano sono le qualità etiche, che non mancano certo al sindaco di Assisi».

«Se questo fosse il metro di misura adottato dal Pdl – si chiede Bartolini – sarebbe difficile capire come mai sia stato scelto il ministro Brunetta, che gode della stima di tanta gente, definito diversamente alto o lo stesso La Russa, il cui aspetto è generalmente considerato “luciferino”. Eppure fanno parte della compagine governativa. Non il peso, né un tratto particolare dell’aspetto di un candidato devono dunque “far sorridere” o “imbarazzare” La Russa, come lo stesso ha pubblicamente affermato. E forse sarebbe stato più appropriato – continua Bartolini con riferimento al resoconto del quotidiano – che qualcuno della Camera avesse “canzonato” Laffranco non con la frase “ma chi hai portato a Berlusconi?”, ma per il fatto che quando è stato lui il candidato Presidente della Regione ha riportato un misero 32%, il risultato storicamente più basso per il centrodestra in Umbria nelle ultime legislature».

Il candidato del Pdl in Umbria per la presidenza della Regione sarà l’avvocato Fiammetta Modena alla quale Ricci, dopo la designazione, aveva formulato “i migliori auguri”, annunciando che “valuterà in tempi brevi” i propri “impegni politici futuri”.