Regionali. Zanda (Pd): “Cosa dice Maroni sull’ipotesi decreto?”

Pubblicato il 4 Marzo 2010 - 20:04 OLTRE 6 MESI FA

Luigi Zanda

«L’altro ieri il Ministro dell’interno Maroni, competente in materia elettorale, affermava che “non si possono cambiare le regole, non c’e’ spazio per fare un provvedimento d’urgenza da parte del Governo”. Appena dieci giorni fa, sempre Maroni, aveva dichiarato che “a un mese dalle elezioni non si puo’ cambiare la legge elettorale”».

«Oggi, invece, sembra che Berlusconi voglia riunire nottetempo il Cdm per emanare addirittura un decreto legge per porre rimedio alla disastrosa sciatteria del Pdl e della Lega nella presentazione delle liste nel Lazio e in Lombardia, sulle quali le Corti d’Appello si sono già espresse e pendono i ricorsi al Tar».

Così il vicepresidente dei senatori del Pd che poi continua: «Spero che questa ipotesi non sia vera. Ma se lo fosse, salterebbero due principi fondamentali di uno Stato di diritto. Salterebbe la divisione dei poteri perché il provvedimento del governo verrebbe emanato per correggere una decisione giudiziaria. Ma salterebbero anche le garanzie procedurali per le elezioni perché, un decreto legge sarebbe né più né meno di una legge elettorale su misura per una coalizione».