Regione Lazio, M5s denuncia: “11 dirigenti assunti senza concorso”

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Maggio 2014 - 07:35 OLTRE 6 MESI FA
Regione Lazio, M5s denuncia: "11 dirigenti assunti senza concorso"

Regione Lazio, M5s denuncia: “11 dirigenti assunti senza concorso”

ROMA – Undici dirigenti assunti senza concorso in Regione Lazio. Undici dirigenti con stipendi che oscillano tra i 110 mila e i 78 mila euro all’anno. Un ipotetico danno erariale di svariati milioni di euro, oltre agli innumerevoli atti amministrativi che andrebbero invalidati se la notizia dovesse risultare vera. A far scattare la denuncia è stata la consigliera regionale M5s Valentina Corrado che ha presentato un esposto alla procura di Roma.

Tra quegli 11 nomi ci sarebbero anche due parenti di Raniero De Filippis, quello coinvolto nello scandalo di Malagrotta legato al “re della monnezza” Manlio Cerroni.

Il Fatto Quotidiano pubblica ampi stralci dell’esposto presentato dai Cinque Stelle:

“Per molti di essi mancava qualsiasi atto, documento o evidenza del concorso di accesso nella pubblica amministrazione, che non fosse una semplice autocertificazione”.

Tra novembre e dicembre 2008, anno della loro assunzione, scrive il Fatto, avrebbero tutti presentato un documento, in cui autocertificavano l’idoneità conseguita ad un non meglio precisato concorso per dirigenti svolto in una comunità montana di cui lo stesso De Filippis era commissario liquidatore.

Se il concorso si sia effettivamente svolto o meno poco importa, dal momento che, né il bando né le relative graduatorie sono mai state pubblicate sul bollettino ufficiale della Regione Lazio. Valentina Corrado, spiega al Fatto Quotidiano:

“Manca tutto e oltre ad aver violato qualsiasi elementare regola di evidenza pubblica è stata violata anche una legge regionale del 2001 che prevede innanzitutto che la determinazione dirigenziale deve essere inviata alla struttura Affari generali per la registrazione previa verifica della copertura di spesa […] Nulla di tutto questo è stato fatto, forse anche perché queste assunzioni sono avvenute in un periodo in cui la Regione Lazio aveva fortissime restrizioni sulla possibilità di assumere nuovo personale e gli atti in questione mancanti non avrebbero quindi mai potuto ottenere la registrazione contabile e la copertura finanziaria”.

Pure l’inchiesta interna avviata dalla Regione Lazio confermerebbe le anomalie, che assicura:

“Chiederemo ai dirigenti interessati di produrre le informazioni o le documentazioni in loro possesso per attestare la regolarità del concorso, in assenza delle quali dovranno essere assunte le conseguenti inevitabili determinazioni”

Se ne erano già accorti i sindacati che 9 mesi fa avevano segnalato il caso all’amministrazione regionale, con scarsi risultati. Vedendosi negato l’accesso agli atti, avevano infatti presentato ricorso al Tar. Roberta Bernardeschi, segretaria regionale della Direr, sindacato dei dirigenti regionali racconta:

“La Regione si è opposta affidando l’incarico all’avvocato esterno Gianluigi Pellegrino, già legale del Pd e degli Angelucci, che sta sollevando una serie di eccezioni procedurali a mio avviso solo per perdere tempo. Sarebbe interesse della Regione stessa sapere se questi dirigenti sono legittimi o meno visto che li paga profumatamente ma a quanto pare non ha interesse a chiarire questa vicenda”.