Regione Lazio. Polverini si insedia tra le lacrime, “Io sono Renata per tutti”

Renata Polverini

E’ iniziata l’era Polverini alla regione Lazio. A quasi un mese dalle elezioni regionali, vinte dalla candidata del centrodestra sul filo di lana ai danni di Emma Bonino, Renata “la tosta”, appellativo che si è guadagnata quando faceva la sindacalista, tra le lacrime, nel pomeriggio, si è insediata nel palazzo di via Cristoforo Colombo. E’ diventata così, a pieno titolo, il nuovo presidente della Regione Lazio. L’atto formale è stata la proclamazione, avvenuta poco dopo le 15, da parte dell’ufficio elettorale centrale della Corte d’appello di Roma.

«Sono molto emozionata. Dopo il giorno dell’elezione ora mi sento presidente davvero e sento il peso della responsabilità», ha detto, fresca di proclamazione, la Polverini, top e pantaloni neri, maglione beige e collana di perle. E a chi le ha chiesto se d’ora in poi bisognerà chiamarla ‘presidente’ o ‘Renata’, non ha avuto dubbi: «Io sono Renata per tutti». Una commozione che ha trattenuto fino a quando, poco dopo, si é recata nella sede della Regione Lazio per il passaggio di consegne con il vice presidente uscente Esterino Montino.

E’ subito dopo l’incontro in cu si è parlato, ha spiegato Polverini, di «procedure tecniche» che l’ex sindacalista, infatti, si è lasciata andare a un pianto di commozione. «E’ una giornata straordinaria. Mi sembra ancora strano vedere il mio nome sul tavolo», ha detto tra le lacrime. Ad ascoltarla c’erano, oltre al cerimoniale che l’ha accolta e alcuni dipendenti regionali, anche alcuni ex ‘colleghi’ dell’Ugl (sindacato che ha guidato per 4 anni), alcuni componenti del suo staff e sua madre, anche lei emozionata: «E’ una gioia che va oltre la mia persona», ha spiegato la signora Giovanna.

Polverini ha realizzato veramente di essere a tutti gli effetti il nuovo presidente quando ha preso possesso del suo nuovo ufficio, sedendosi sulla sua poltrona. Una stanza che presto personalizzerà mettendo, ha spiegato, un disegno che le hanno regalato alcuni piccoli pazienti del Bambino Gesù e alcune foto: una della sua famiglia e una che la ritrae con il suo staff il giorno della vittoria. Ed è proprio con i suoi collaboratori e alcuni eletti nel suo listino, tra cui Isabella Rauti, che la Polverini ha voluto brindare nel suo nuovo ufficio.

Ora il nuovo presidente, secondo quanto prevede lo Statuto regionale, entro 10 giorni dovrà nominare i componenti della Giunta. «Il tempo che serve – ha assicurato – ce lo prenderemo tutto. Dobbiamo ragionare sull’equilibrio più giusto per quello che riguarda la politica e l’azione di governo». Poi l’ex sindacalista ha illustrato uno dei suoi primi impegni che sarà «la verifica del bilancio regionale e su questo saremo puntuali».

A tal proposito Montino, prima di incontrarla per il passaggio del testimone, aveva assicurato: «Ricorderò che non ci siamo mangiati tutti i soldi a nostra disposizione. Bisognerà comunque riformulare il bilancio». L’unica nota stonata della giornata è stata la polemica nata dallo scambio di battute tra la Polverini e il sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo, mandate in onda ieri da ‘Striscia la notizia’ durante il quale Zaccheo le raccomandava le sue due figlie e chiedeva di «non appaltare più a Fazzone». «Non era una raccomandazione», ha gettato acqua sul fuoco la Polverini. Un video che ha portato alle dimissioni di 22 consiglieri comunali di Latina facendo decadere il sindaco del capoluogo Pontino. «Sono qui per il mio insediamento – ha tagliato corto Polverini – e vorrei parlare di questo».

Gestione cookie