Regione Piemonte, consulenze d’oro e sprechi

Pubblicato il 28 Dicembre 2009 - 12:02 OLTRE 6 MESI FA

Porte in faccia ai contribuenti dalla Regione perché mancavano i fondi, tappeto rosso dell’amministrazione Bresso alle consulenze e incarichi d’oro per “amici di partito”, tour operator e mostre: al Piemonte tocca fare i conti con gli sprechi, veri e presunti.

A costringere alla riflessione forzata è l’uscita del libro «I peggiori sprechi della giunta Bresso», frutto del lavoro di ricerca, analisi e inchiesta di , i consiglieri regionali del Pdl Gian Luca Vignale e Marco Botta, la giornalista Laura Cavallari e il presidente torinese dei circoli Nuova Italia, Ettore Puglisi. Il team anti-Regione ha passato al setaccio circa 22 mila delibere e 40 mila atti per «spiegare ai piemontesi che non è vero che la Regione non ha soldi per garantire i servizi essenziali o per aiutare le famiglie in difficoltà», afferma Vignale.

Nel 2007 il tour operator Brackenbury ottiene dalla Regione 30 mila euro per 3 giorni al mese per cinque mesi, poco dopo interviene la Corte dei conti e il compenso passa da 30 a 15 mila euro. Compenso dimezzato, ma comunque esoso.

Sulla stessa linea gli incarichi d’oro, come quello -cita il libro- dell’ex segretario generale di una giunta di centrosinistra pagato 245 mila euro.

Mercedes Bresso ha preferito il silenzio, ma il suo staff, tramite il portavoce Franco Borgogno, ha replicato: «Accuse basate sul nulla, numeri messi a casaccio senza una chiave di lettura sensata: non esiste un confronto, un paragone, con quanto fatto dalla destra negli anni precedenti».