Renzi negli Usa: “Italia bella addormentata. Posso perdere elezioni, non la faccia”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Aprile 2015 - 01:26 OLTRE 6 MESI FA
Renzi agli studenti Usa: "Posso perdere le elezioni, non la faccia"

Renzi agli studenti Usa: “Posso perdere le elezioni, non la faccia” (foto LaPresse)

WASHINGTON – Perdere le elezioni sì, la faccia no. E’ un Matteo Renzi che si rivolge direttamente agli studenti quello che parla alla Georgetown University di Washington alla vigilia del suo incontro con Barack Obama. Un premier che definisce l’Italia una “bella addormentata” che va cambiata:

“Per troppo tempo l’Italia è stata come la bella addormentata nel bosco ma noi siamo qui per svegliarla, per dare un indirizzo al futuro, non è possibile tornare indietro sulle riforme, sarebbe folle sciupare questa occasione”.

Parole del premier evidentemente riferite allo scontro in direzione sulla legge elettorale, quando Renzi ha scelto di andare avanti nonostante le dimissioni del capogruppo Roberto Speranza e la decisione della minoranza di non partecipare al voto. Citando Bob Kennedy (“Il futuro non è un dono ma una conquista”), il premier ha affermato che per troppo tempo in Italia “è stato come il meglio fosse già accaduto e potessimo vivere il presente solo sognando il nostro grande passato”.

Quindi Renzi si rivolge direttamente agli studenti:

“Siamo impegnati perché in Italia si vada avanti, non perché amici degli amici, ma per il merito, perché il paese non sia ostaggio delle posizioni di rendita dei soliti noti. Posso perdere le prossime elezioni, ma non perderò la faccia di fronte a voi”.

Non mancano critiche alla Ue che “a differenza degli Usa ha perso una grande occasione” e un passo sulla crisi diplomatica tra Vaticano e Turchia:

“Il Papa ha dato un messaggio molto chiaro su quanto successo in Armenia, la Turchia ha reagito e il ministro Gentiloni ha fatto una dichiarazione critica. In questo momento il processo di integrazione è nelle mani di Ankara che deve rispettare valori alla base della comunità europea”.