Renzi-Alfano, incontro a Roma nel pomeriggio. Boschi: “Ci vorrà qualche giorno”

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Febbraio 2014 - 15:12 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Renzi, Angelino Alfano

Matteo Renzi, Angelino Alfano

ROMA – Prima ancora di ricevere l’incarico da Giorgio Napolitano, Matteo Renzi potrebbe incontrare il leader Ncd Angelino Alfano domenica pomeriggio a Roma. E’ quanto riferiscono fonti parlamentari. Il futuro premier, finora intento a comporre la sua squadra di governo a distanza, scenderà a Roma per risolvere le questioni che lo separano dai potenziali alleati nella maggioranza, come Ncd.

Si apre dunque una domenica di trattative mentre resta deluso chi, in un primo momento, aveva pronosticato una crisi di governo lampo con l’incarico a Renzi subito dopo le consultazioni dei partiti al Colle. Giorgio Napolitano pur andando al risparmio, dalle dimissioni di Letta a rapidissimi colloqui senza passare dal Parlamento, ha deciso che non conferirà l’incarico al segretario Pd prima di domani. E la renziana Maria Elena Boschi, in pole come papabile ministra, conferma: “Ci prenderemo qualche giorno”.

Il leader di Ncd intanto va all’attacco del suo padre politico, Silvio Berlusconi: “E’ irriconoscibile per rabbia e rancore – ha detto Alfano irato dopo le affermazioni di Berlusconi in Sardegna contro Ncd – noi mai così distanti dalla sua violenza. E’ circondato da troppi inutili idioti”. Arrivando a mettere in dubbio persino l’alleanza con Forza Italia: in vista di un ipotetico voto, la coalizione Ncd-FI è “immaginifica” e dopo le parole di Berlusconi “la cosa è molto complessa”. Un’elezione ora porterebbe “alla stessa scena” di queste ore con Renzi perché con l’attuale legge elettorale non ci sarebbe premio di maggioranza.

Parole che rischiano di mettersi di traverso nell’accordo tra Renzi e Berlusconi sulle riforme. Quest’ultimo infatti all’uscita dal Quirinale ha promesso un’opposizione responsabile proprio in virtù dell’accordo sulla legge elettorale.

Alfano che, anche in sede di consultazioni, ha ribadito la sua disponibilità a Renzi in un governo non spostato a sinistra e che dia risalto al suo Ncd, gioca la partita anche e soprattutto sul tavolo delle modifiche all’Italicum. L’obiettivo è di abbassare la soglia del 12% per le coalizioni.