Renzi: “Con il governo tecnico è stata certificata la rottamazione”

Pubblicato il 18 Novembre 2011 - 20:08 OLTRE 6 MESI FA

FIRENZE, 18 NOV – ”Non so se la politica abbia fallito come sostengono in tanti: sicuramente questi politici hanno fallito. Il certificato di rottamazione è arrivato dalla creazione di un governo tecnico di larghe intese”. Lo scrive il sindaco di Firenze Matteo Renzi nella sua newsletter.

”Se i leader avessero fatto il proprio mestiere – ha aggiunto Renzi – come molti di noi sognavano e chiedevano, oggi non saremmo qui. Ma prima di lamentarsi della situazione i signori parlamentari votino le riforme necessarie a tirarci fuori dalle sabbie mobili in cui ci troviamo. Dopo ci sarà tempo per discutere di tutto e ascoltare tutte le lamentazioni esistenziali sul primato della politica”.

Per Renzi comunque con ”la fiducia della Camera dei Deputati al Governo di Mario Monti si apre una pagina nuova. Adesso la classe dirigente di questo Paese deve mostrare i fatti, non solo le promesse. La crisi non e’ italiana, e’ globale e pur in un quadro di grande difficolta’ l’Italia ha tutte le carte in regola per giocarsela. Ma non possiamo perdere altro tempo”.

”Lo so – prosegue – la composizione del Governo lascia sullo sfondo tanti temi di indubbio interesse: il rapporto tra politica e tecnocrazia; tra economia e societa’ civile; tra classe dirigente allargata e eletti dal popolo. Sono temi reali, su cui avremo tempo di entrare nel merito e di approfondire. Per adesso pero’ – prosegue -, c’e’ solo da correre, facendo presto e facendo bene”.

”Il mio augurio al Governo Monti? Che faccia bene. Non solo – prosegue Renzi – perche’ non ci sono alternative”, ma ”anche perche’ se il Governo Monti fara’ bene, l’Italia smettera’ di essere un problema e tornera’ a essere una ricchezza”. ”Prima di essere un sindaco, un democratico, un riformista – prosegue Renzi – io sono un cittadino del mondo orgoglioso di essere italiano: quindi faccio il tifo per il mio Paese”.

”Spero che il Governo Monti sia forte – aggiunge – in modo da poter fare le riforme che l’Europa ha chiesto all’Italia. Ma spero anche che sia talmente autorevole da indicare all’Europa che ci sono riforme di cui si parla troppo poco: sono le riforme delle istituzioni europee, non piu’ rinviabili. Un’Europa piu’ democratica – continua Renzi – dove cambi il ruolo della Banca Centrale Europea e dove la grande visione unitaria non sia ostaggio degli interessi di bassa lega dei leader nazionali”.