Renzi contro Grillo: “Se gli togliamo la guerra alla casta non gli resta nulla”

Pubblicato il 31 Ottobre 2012 - 10:24 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Renzi prende le distanze da Beppe Grillo “Nulla in comune con lui” (Foto Lapresse)

ROMA – Io un Grillo in doppiopetto? Credo non ci siano due persone più distanti”. Matteo Renzi prende le distanze. Da tutti. Da Pierluigi Bersani, “che ha un’idea del Pd come nuovo Pci, un pericolo mortale”, da Mario Monti, che ha mandato “i politici a casa grazie ai tecnici”, ma soprattutto da Beppe Grillo. “L’unica cosa che abbiamo in comune è l’aspirazione ad un radicale rinnovamento. Io sono per una politica buona, fatta da gente nuova: e saldamente ancorata a valori, storie e tradizioni”.

In ‘un’intervista alla Stampa Renzi parla dei “modi attraverso i quali tentare di rinnovare la politica. Uno è il metodo-Monti, diciamo così: politici a casa grazie ai tecnici; un altro è il sistema Grillo: tutto a base di demagogia, insulti e parolacce; poi ci sono io, che non c’entro niente né col primo né col secondo“.

A Renzi non va bene il Pd modello Bersani: “A volte fa trasparire un’idea di Pd che non mi convince: come se questo partito fosse un’evoluzione della sua militanza e della sua storia personale. Una sorta di nuovo Pci. Non è così, e non può essere così: la tradizione cattolico-democratica è linfa vitale per il Pd. Negarlo o dimenticarlo è sbagliato. Ed è un pericolo mortale per il Pd così come l’avevamo immaginato”.

Secondo il sindaco di Firenze, la vittoria del MoVimento 5 Stelle alle elezioni regionali in Sicilia andrebbe ridimensionata: “In fondo Grillo è arrivato terzo. E’ certo molto di più di quanto si aspettassero tanti leader nazionali, è vero. Ma è anche vero che si è impegnato in Sicilia per settimane anima e corpo. A parte la nuotata, mi pare abbia completamente fallito l’obiettivo principale: recuperare voti dall’astensione. Che infatti è cresciuta fino a infrangere la barriera del 50%. Preoccupante e spaventoso”.

Ma Grillo “Non credo sia poi così difficile arrestarne l’ascesa. Il Pd può fermarlo – forse bisognerebbe dire: avrebbe potuto fermarlo – presentando alle Camere un vero e severo piano anti-casta. E’ su questo terreno che Grillo è cresciuto ed è su questo terreno che bisogna batterlo”. Soprattutto dopo gli scandali alle Regioni Lazio e Lombardia.

La ricetta Renzi è questa: “Si presenta un provvedimento per ridurre drasticamente costi, consiglieri e spese delle Reni e poi lo si affonda in una qualunque commissione parlamentare”. Perché “l’unico argomento vero” di Grillo è “la guerra alla casta “togliamogli quello e non resta più niente”.