Renzi, messaggio al governo: “No passatempo, usi le nostre idee”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Novembre 2013 - 13:29 OLTRE 6 MESI FA
Renzi, messaggio al governo: "No passatempo, usi le nostre idee"

Renzi, messaggio al governo: “No passatempo, usi le nostre idee”

ROMA – Una frecciata al governo (non sia un passatempo), una al suo avversario Gianni Cuperlo (“fiero di essere un amministratore, categoria sottovalutata nel nostro partito”) e una ai banchieri (il giorno delle primarie state a casa). Matteo Renzi parla alla Convention del Pd, lo fa subito dopo il suo principale avversario Gianni Cuperlo che lo aveva attaccato parlando di “sindaco d’Italia”. 

Renzi, che prima del discorso aveva avuto con Cuperlo uno scambio di saluti affettuosi, replica al suo avversario:

“Sono un sindaco che rivendica il fatto di essere sindaco, in un partito in cui sindaci e amministratori sono considerati troppo poco”.

Quindi Renzi parla del Pd e della sua possibile vittoria:

“Se ce l’ho fatta io ce la può fare chiunque. Qui c’è un’Italia che non si rassegna alla tecnocrazia e al governo dei burocrati. Noi – ribadisce – non ci rassegniamo ad essere dei numeri, dei codici fiscali, ma vogliamo essere protagonisti. A Cuperlo dico che le associazioni rendono l’uomo più forte e danno la gioia di vedere quanta gente onesta c’è per cui vale la pena volere cose nuove”.

Sul governo, invece, critiche e un invito:

Il governo usi la nostra lealtà per poter essere efficaci negli investimenti; se no le larghe intese diventano solo il passatempo per superare il semestre Ue. Non possiamo farci dettare l’agenda dalla paura. Tocca a noi, ora tocca a noi. Ha ragione Gianni Cuperlo a dire che non siamo il volto buono della destra, ma non possiamo essere neppure il volto peggiore della sinistra, quello che non ha fatto il conflitto di interessi e che ha mandato a casa Prodi”

E ancora:

“Il governo ha usato molto della nostra lealtà e pazienza; oggi è il momento di dire con forza che deve usare le nostre idee per essere efficace nelle scelte di politica economica, nelle riforme istituzionali, ma non faremo sgambetti. Il giorno dopo le primarie del Pd la questione legge elettorale la si porta alla Camera, per fare qualcosa di concreto”