Renzi: “Adesso un governo con dentro tutti i partiti”

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Dicembre 2016 - 17:19 OLTRE 6 MESI FA
Renzi si dimette e accusa: "Adesso tutti i partiti si assumano le proprie responsabilità"

Renzi si dimette e accusa: “Adesso tutti i partiti si assumano le proprie responsabilità”

ROMA – Matteo Renzi si prepara a formalizzare le proprie dimissioni e non risparmia strali su tutti coloro che, compatti nella campagna per il No, lo hanno portato a questo passo. Quasi rivolto alla ormai famosa “accozzaglia”, il premier dimissionario nella sua e-news scrive: “Non sono io a decidere ma devono essere i partiti, tutti i partiti, ad assumersi le proprie responsabilità. Il punto non è cosa vuole il presidente uscente, ma cosa propone il Parlamento”.

E ancora, con non celato riferimento allo scambio di campanello glaciale avuto con il predecessore Enrico Letta: “Io sono pronto a cedere il campanello al mio successore, con un abbraccio e l’augurio di buon lavoro. Stiamo scrivendo un dettagliato report da consegnare e stiamo facendo gli scatoloni. Scatoloni che ci fanno spuntare molti sorrisi e qualche ricordo amaro. Ma la storia di questi mille giorni non la faranno i rancorosi commenti di queste ore”.

Poi tocca l’argomento elezioni: “Toccherà ai gruppi parlamentari decidere che cosa fare. Vorranno andare subito a elezioni? Nel caso si dovrà attendere la Sentenza della Consulta di martedì 24 gennaio e poi votare con le attuali leggi elettorali, come modificate dalla Corte. Se i gruppi vorranno invece andare avanti con questa legislatura, dovranno indicare la propria disponibilità a sostenere un nuovo Governo che affronti la legge elettorale ma soprattutto un 2017 molto importante a livello internazionale”. Se i gruppi parlamentari indicheranno al presidente della Repubblica la volontà di elezioni subito, “si dovrà attendere la Sentenza della Consulta di martedì 24 gennaio e poi votare con le attuali leggi elettorali, come modificate dalla Corte. Dico leggi elettorali perché come è noto non siamo riusciti ad abrogare il “bicameralismo paritario”, che dunque vedrà continuare a eleggere due rami del Parlamento con elettorati diversi e leggi elettorali diverse, sperando che non arrivino due maggioranze diverse. Ma questa è una delle conseguenze del bicameralismo, ahimè”, spiega Matteo Renzi ai lettori della sua newsletter Enews. La seconda ipotesi, afferma il premier, è che i partiti indichino la volontà di andare avanti con la legislatura e allora “dovranno indicare la propria disponibilità a sostenere un nuovo Governo che affronti la legge elettorale ma soprattutto un 2017 molto importante a livello internazionale: i 60 anni dell’Unione Europea, i vari G7 a cominciare da quello di Taormina, la presidenza del consiglio di sicurezza dell’ONU”.

Non è mancata l’ironia: “In queste ore molti mi attribuiscono parole, intenzioni, risentimenti, lacrime, rabbia. Voglia di mollare o voglia di rivincita, il tutto virgolettato, senza citare alcuna fonte come ormai va di moda. “Renzi ha deciso: un anno di sabbatico in America”, “Renzi ha cambiato idea: resta a Palazzo Chigi” Lascia il governo, ma non il partito. Lascia il partito, ma non il Governo. Lascia tutto, non lascia nulla, lascia o raddoppia! Leggo i giornali e mi domando cosa possa pensare un cittadino, ammesso che sia interessato. Poi inizio a leggere le migliaia di mail e sms che sto ricevendo e penso di essere un uomo fortunato se sono circondato da tanto affetto. E da persone che si prendono cura di te. Da parte mia sorrido e penso a finire bene il mio lavoro. Oggi per esempio abbiamo approvato la Legge di Bilancio 2017. Ed è una bella legge di Bilancio”.