Renzi: “Voto utile? Bersani ora chieda quello umile. Il Pd vincerà sicuro”

Pubblicato il 17 Febbraio 2013 - 09:35| Aggiornato il 7 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”Fa bene Bersani a chiedere il voto utile, ma nell’ultima settimana bisogna chiedere anche il voto umile. Vanno presi i voti dei delusi della destra e della Lega, specie al Nord. E in passato c’è stata una certa spocchia, una buona dose di arroganza culturale verso queste persone. Mi pare un errore. I voti dei delusi dell’altro schieramento sono fondamentali, ma ci vuole umiltà, non arroganza”. Sono le parole del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, in un’intervista al Corriere della Sera.

Per Renzi il Pd non corre rischi sul risultato elettorale. ”Bersani sarà premier. Casomai rischia l’Italia, se la maggioranza sarà risicata, se torneremo ai soliti accordi del passato. Il vantaggio alla Camera è netto, Berlusconi non recupera su Bersani. Entrambi gli schieramenti stanno perdendo posizioni a vantaggio di Grillo e di altri movimenti di protesta”, osserva.

”Noi corriamo per vincere, vogliamo fare le cose e, perchè le cose si facciano, bisogna che Bersani abbia cinque anni davanti, senza inciuci”. Secondo il sindaco democratico, al Senato ”la partita è ancora apertissima, persino in Veneto”, e a dimostrarlo sono ”le piazze piene”, che ”non riempie solo Grillo”, insieme al ”crollo della Lega”.

In merito all’impatto del caso Mps, ”quel che il Pd doveva perdere per questa roba ormai lo ha perso, io sono più preoccupato per l’amministrazione di Siena che per il Pd nazionale”, dichiara Renzi, che ricorda il litigio con Bersani su politica e finanza durante le primarie. Sull’offerta fatta dal segretario del Pd a Mario Monti, il Quirinale o una staffetta a Palazzo Chigi se non si fosse candidato, ”mi sembra una ricostruzione ardita. Sarebbe stato allucinante se, vinte le primarie, Bersani non si fosse candidato alla guida del Paese”, commenta Renzi.

”Quanto alla staffetta, tutte le volte che ne e’ stata immaginata una, il secondo non ha mai preso il testimone”. Parlando del suo futuro, Renzi esclude di candidarsi a segretario del partito. ”Sono convinto che non sia un ruolo adatto a me. Faremo altro”, afferma. ”Se c’è qualcuno che punta a far cadere Bersani dopo due anni, non sono io. La mia lealtà viene prima delle ambizioni. Sono uno dei non molti che si possono permettere di dare una mano a Bersani senza chiedere niente in cambio”.