Revisione del catasto in Consiglio dei ministri, Draghi: “Non servirà per il calcolo delle tasse”

di redazione Blitz
Pubblicato il 5 Ottobre 2021 - 18:27 OLTRE 6 MESI FA
Revisione del catasto in Consiglio dei ministri, Draghi: "Non servirà per il calcolo delle tasse"

Revisione del catasto in Consiglio dei ministri, Draghi: “Non servirà per il calcolo delle tasse” (Foto Ansa)

 Dalla revisione dell’Irpef e dell’Ires alla razionalizzazione dell’Iva, fino alla discussa modernizzazione degli strumenti di mappatura degli immobili e alla revisione del catasto di fabbricati: sono alcuni dei temi dei 10 articoli della bozza di delega al governo per la revisione del sistema fiscale, ancora suscettibile di modifiche, che sta per essere discussa in cabina di regia. 

Revisione del catasto dal 2026, non servirà per il calcolo delle tasse

Un aggiornamento del sistema della mappatura catastale (in particolare su immobili non censisti, abusivi, edificabili accatastati come agricoli) e nuovi criteri aggiuntivi per la descrizione degli immobili da utilizzare a partire “dal 1° gennaio 2026” sono le due indicazioni per la riforma del catasto contenute nella bozza della delega fiscale.

Si precisa che “i nuovi criteri non” saranno utilizzati “per la determinazione della base imponibile dei tributi la cui applicazione si fonda sulle risultanze catastali”.

Ci saranno un aggiornamento periodico di valori e rendite e norme ad hoc per gli immobili storico-artistici.  

Draghi: “Sulle rendite della riforma del catasto se ne riparla nel 2026”

Sulla riforma del catasto ci sono due decisioni completamente diverse: “La prima è costruire una base di informazioni adeguata, la seconda è decidere se cambiare le tasse e questa decisione oggi non la abbiamo fatta. Ci vorranno cinque anni”. Insomma, sulle rendite “ci sono accertamenti in questo periodo e solo nel 2026 se ne riparlerà”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa. 

Non è revisione del catasto ma una riformulazione, il governo si impegna ad accatastare tutto quello che non è accatastato, terreni, abitazioni, e procede a una revisione delle rendite catastali adeguandole alle rendite di mercato. A parte che ci voglio cinque, anni ma il governo si impegna che nessuno pagherà di più o di meno, le rendite restano invariate”, ha spiegato il premier dopo il Consiglio dei ministri.

Draghi: “Il contribuente medio non si accorgerà di nulla”

“Il contribuente medio non si accorgerà di nulla per quanto riguarda il catasto, resterà tutto come prima”, ha dichiarato il premier in conferenza stampa. “La revisione del sistema cui si mira non intende aumentare il gettito complessivo ma diminuirlo perché fuori linea” in quanto l’Italia paga di più rispetto ad altri Paesi europei.