Riciclaggio: interrogato in Procura il commercialista Iannulli

Pubblicato il 23 Luglio 2010 - 23:19| Aggiornato il 24 Luglio 2010 OLTRE 6 MESI FA

E’ stato ascoltato per oltre quattro ore in Procura a Roma, Marco Iannilli, commercialista e uomo di fiducia di Lorenzo Cola, il consulente esterno di Finmeccanica arrestato per riciclaggio l’8 luglio scorso. Iannilli, che si trova agli arresti domiciliari, ha ricostruito ai magistrati romani la vicenda Digint, la societa’ informatica che ha messo in contatto Finmeccanica con l’imprenditore Gennaro Mobkel, ritenuto uno degli ideatori della maxitruffa da oltre due miliardi di euro.

Il commercialista ha risposto alle domande del procuratore aggiunto, Giancarlo Capaldo, spiegando il flusso di denaro (quasi otto milioni di euro), partito da Singapore e Hong Kong e transitato su un conto di San Marino per poi finire in Svizzera. Secondo chi indaga si tratta di denaro che Mokbel ha versato a Cola, tramite bonifici, per l’acquisto di Digint e che Iannilli ha trasferito in Svizzera trattenendo per se’ la percentuale del 10%.

Il commercialista, accompagnato dagli avvocati Piergiorgio Manca e Fabio Lattanzi, si e’ presentato all’interrogatorio con gli estratti conto spiegando le singole voci sia in entrata che in uscita. Ora i magistrati dovranno effettuare dei riscontri anche alla luce della recente trasferta in Svizzera dove sono stati individuati i soldi riconducibili a Cola grazie anche alle indicazioni di Corrado Prandi, altro uomo di fiducia dell’ex consulente di Finmeccanica. Per Iannilli infine, quello di oggi non sara’ l’ultimo interrogatorio su questa vicenda: i Pm che torneranno ad ascoltare anche Cola, gli hanno gia’ annunciato che dovra’ tornare a Piazzale Clodio.