Riciclaggio: per il gip, Di Girolamo può scappare

Pubblicato il 24 Febbraio 2010 - 17:05 OLTRE 6 MESI FA

Il senatore del Pdl Nicola Di Girolamo

Nei confronti del senatore Nicola Di Girolamo sussistono tutti i requisiti per l’arresto perché “vi è concreto pericolo di inquinamento probatorio”. Perché “continuerà a delinquere, se non ristretto in luogo assolutamente idoneo ad impedire comunicazioni con l’esterno” posto che “risulta che la condotta degli associati prosegue”. E perché “sussiste il rischio concreto che egli possa fuggire all’estero, dove dispone di un patrimonio illecitamente accumulato di notevolissima entità”.

Questo il contenuto delle trentasei pagine di domanda al Senato di autorizzazione all’arresto per il senatore Pdl Nicola Di Girolamo trasmesse ieri sera dal Gip di Roma.

I documenti descrivono nel dettaglio gli elementi “gravissimi” di accusa per il parlamentare e motivano la detenzione come unico strumento per mettere fine al “ruolo criminale” del senatore. Descritto come “promotore, capo e organizzatore di una associazione per delinquere transnazionale, finalizzata alla commissione di una pluralità indeterminata di delitti di fronde fiscale, riciclaggio, reimpiego illecito di beni proventi da delitto, intestazione fraudolenta di beni di provevienza sospetta, corruzione di pubblici ufficiali, abusi di ufficio, falsi territoriali”. Tutti “fatti di eccezionale gravità” espressione di “condotte che creano grave allarme sociale” e che “vanno interrotte con l’adozione della custodia cautelare in carcere”.