Riforma Gelmini: al Senato nessun accordo dei capigruppo sui tempi

Pubblicato il 22 Dicembre 2010 - 12:47 OLTRE 6 MESI FA

Nessun accordo alla Conferenza dei capigruppo del Senato su come proseguire nella votazione del ddl Gelmini di riforma dell’Università. Le opposizioni insistono: il governo deve modificare l’art. 29 perchè in conflitto con altre norme. Se così non sarà, Pd e Idv andranno avanti con le votazioni degli emendamenti e non danno nessuna garanzia sui tempi di approvazione del provvedimento.

Alta la tensione quindi al Senato. Molti senatori del Pd, con la richiesta di parlare “in dissenso” rispetto al gruppo, hanno annunciato in aula che si sarebbero astenuti dal partecipare alla votazione dell’art. 10 del provvedimento. Si è trattato, in sostanza, di un annuncio di ostruzionismo da parte delle opposizioni che cercano così di rallentare l’approvazione della riforma universitaria sulla quale hanno espresso netta contrarietà.

Dopo l’approvazione dell’art. 10, il presidente del Senato, Renato Schifani, ha convocato la conferenza dei capigruppo, terminata con un buco nell’acqua però. Il senatore del Pd Luigi Zanda, e prima di lui il capogruppo dell’Idv, Felice Belisario, hanno detto di non condividere la decisione del numero uno di Palazzo Madama che deriva probabilmente proprio dall’annunciato ostruzionismo delle opposizioni. “Certamente non siamo aiutati nella conclusione dei lavori, ma la maggioranza è solida. Forse con qualche ora di lavoro in più, il provvedimento sarà approvato” ha assicurato il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, parlando con i giornalisti al Senato.