Riforma Senato, ok Camera a legge Boschi: 367 sì e 194 no

di Edoardo Greco
Pubblicato il 11 Gennaio 2016 - 17:55 OLTRE 6 MESI FA
Riforma Senato, ok Camera a legge Boschi: 367 sì e 194 no

Il ministro delle riforme e rapporti col parlamento Maria Elena Boschi in aula alla Camera
ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA – L’Aula della Camera ha approvato con 367 sì, 194 no e cinque astenuti il disegno di legge Boschi di riforma della Costituzione. Il testo ora torna al Senato. Alla votazione hanno partecipato sette ministri ed una nutrita pattuglia di sottosegretari che gremivano i banchi del governo nell’Emiciclo. Dopo la proclamazione del risultato, i deputati di maggioranza hanno brevemente applaudito.

“Siamo soddisfatti, mancano ancora due passaggi e ora ci prepariamo al Senato”. Così il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi ha commentato uscendo dall’Aula il via libera della Camera al suo disegno di legge.

“Massimo D’Alema, con il semipresidenzialismo, era molto più sintonizzato sulla lunghezza d’onda dei cittadini di quanto non sia oggi Renzi. Il presidente del Consiglio ha mentito su tutto: nessun rinnovamento, nessuna fine del bicameralismo, nessuna semplificazione istituzionale”. Lo ha detto nell’Aula della Camera il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli intervenendo in dichiarazione di voto finale sul ddl Boschi.

“Fratelli d’Italia – spiega – aveva proposto poche ma qualificanti modifiche: presidenzialismo, tetto delle tasse in Costituzione, equità generazionale, abolizione delle Regioni, norma anti ribaltone. Avevamo anche proposto la costituzionalizzazione della lingua italiana e dell’inno di Mameli per fare un’operazione di valorizzazione della nostra identità storica e culturale. Nessuna delle nostre proposte è stata accolta. Segno evidente che, come l’ultima riforma costituzionale, quella del Titolo V, la sinistra fa sempre gli stessi errori: distruggere lo Stato a colpi di maggioranza”.

“E mentre tutti discutono di unioni civili, governo e maggioranza approvano in quarta lettura il ddl Boschi che ammazza la democrazia in Italia. Nessuno è ai livelli di bravura della sinistra quando si tratta di operazioni di distrazione di massa”. Lo scrive su facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

“Oggi alla Camera si è concluso l’iter della legge di Riforma Costituzionale. La parola passa ora agli italiani che, attraverso il referendum, potranno esprimere la propria opinione”. Dore Misuraca, deputato di Area popolare (Ncd- Udc), commenta così il voto finale a Montecitorio sulle riforme. “Istituzioni snelle e, soprattutto, efficienti sono determinanti per un Paese moderno – prosegue -, che avrà l’esigenza, sempre più indispensabile, di dimostrare maggiore credibilità. Per Area popolare è motivo di grande vanto aver voluto, con grande determinazione, dei cambiamenti così rilevanti che modificheranno l’assetto istituzionale del nostro Paese”.

“Con il voto di oggi a Montecitorio la riforma costituzionale si avvia al traguardo finale. Un grande risultato, che solo i detrattori per punto preso possono disconoscere, un nuovo assetto istituzionale che dopo innumerevoli tentativi falliti finalmente supera il bicameralismo paritario. La democrazia è un bene prezioso, l’equilibrio tra i poteri e le diverse istituzioni è un obiettivo che va costantemente perseguito, tenendo conto dei cambiamenti profondi che sono avvenuti ad ogni livello nel rapporto tra i cittadini e la politica”. Così la vice presidente della Camera, Marina Sereni. “Solo un’azione riformatrice profonda può rendere più forti le istituzioni democratiche e il referendum costituisce in questo quadro un momento di partecipazione popolare di grande valore. Il rispetto per le opinioni diverse non è in discussione – continua – . Credo però sia impossibile non vedere come l’Italia abbia pagato un prezzo enorme per l’assenza di riforme politiche e istituzionali, e negare il merito di una proposta che, dopo decenni di discussioni inconcludenti, mette un punto fermo e apre la strada ad un sistema parlamentare più autorevole, moderno, snello ed efficiente”. “Con il referendum gli italiani potranno confermare e consolidare questa novità – conclude – e dare più forza a chi vuole continuare a trasformare il Paese per farlo crescere e diventare migliore”.

E c’è stato anche chi ha citato David Bowie scomparso in queste ore all’età di 69 anni. E’ il caso di Massimo Corsaro del Gruppo Misto che a La Camera ha detto: “La notte scorsa è mancato David Bowie, mi piace dire ad alcuni esponenti di questa metà del campo che per davvero si può essere eroi nella vita almeno per un giorno“. Il riferimento è alla frase più celebre di ‘Heroes’, uno dei più grandi successi del Duca Bianco.