Riforme. Calderoli: “Nel 2013 nascerà la Terza Repubblica”
«Fra tre anni nascerà la Terza Repubblica». Ne è convinto il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, che in un colloquio con il Corriere della Sera traccia l’agenda delle riforme. «Servirà un mese di confronto nella maggioranza. Un altro per discutere con le opposizioni. Entro l’estate il testo della riforma sarà varato dal governo, già sciacquato in Arno e in altri fiumi», afferma Calderoli. «A settembre il Senato avvierà la discussione. Due anni basteranno per votare in Parlamento». Quindi «il restante tempo si lascerà per la legge elettorale e l’eventuale referendum».
Il ministro leghista si dice certo del buon esito dell’operazione («non falliremo, anche perchè non abbiamo dogmi da difendere») e ritiene superabili le divergenze tra il premier e Fini sul turno unico. «Ho parlato con il presidente della Camera, è uno dei pochi che conosce davvero la materia costituzionale, è preparato, e non c’è nessuna rigidità da parte sua, come non ce n’è da parte di Berlusconi. Non ho alcun dubbio che i due, insieme a Bossi, troveranno l’intesa sulla base di un modello istituzionale equilibrato».
Il no al doppio turno è però secco, «perchè è fuori dalla nostra cultura politica, non funziona. Anzi, fosse per me lo abolirei anche alle Amministrative». «A parte il fatto che la democrazia non dipende da un turno elettorale in più – aggiunge Calderoli – la mia bozza non porta verso il populismo perchè non ricalca integralmente il sistema francese, anzi garantisce maggiori poteri al Parlamento e ai presidenti delle Camere». Quanto al Pd, «abbiamo dialogato con loro sul federalismo fiscale, ci hanno chiesto di farlo anche sulla Carta delle Autonomie, che per noi leghisti è una piccola Costituzione. Perchè non dovremmo tentare l’intesa? Tocca loro valutare se star dentro o fuori la partita delle riforme, che poi – sottolinea – è l’unica strada per proporsi come futura alternativa di governo»
