Riforme, al Senato passa la legge per 4 voti: la maggioranza ne perde 21

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Ottobre 2013 - 14:35 OLTRE 6 MESI FA

senatoROMA –  Il Comitato che riformerà la Costituzione alla fine passa: il Senato approva la legge costituzionale che lo istituisce, ma con soli 4 voti di scarto. Una votazione che restituisce tutta la fibrillazione che c’è all’interno della maggioranza. Si trattava di una legge costituzionale, quindi c’era bisogno dei due terzi dell’aula per l’approvazione. La maggioranza, stando ai numeri, si raggiunge con 214 voti a favore, la legge sul Comitato è passata con 218 voti.

Tutto bene? Neanche un po’. La maggioranza che appoggia il governo, Pd, Pdl, più centro, è composta da 239 senatori. Il voto di oggi dimostra che la maggioranza di governo ha perso ben 21 voti. Un dato che non è passato inosservato, soprattutto dalle parti del Pdl. Perché non è un mistero che sono proprio i “falchi” ad aver fatto mancare l’appoggio.

Molte le defezioni nel Pdl, tra cui quella di Nitto Palma, senatore campano presidente della commissione Giustizia. Dei quindici senatori campani, che ormai si definiscono una vera e propria “componente politica”, hanno votato soltanto in tre e “solo per evitare che si aprisse una crisi più profonda”. Ma non soltanto loro hanno fatto mancare il voto al ddl costituzionale. Il gesto, come ha spiegato lo stesso Palma in Aula, nasce dalla volontà di rendere manifesta la contrarietà all’assenza della riforma della giustizia nel testo del governo.