Partiti. Metà dei rimborsi di luglio ai terremotati? Un cavillo blocca i 91 mln

Pubblicato il 14 Giugno 2012 - 10:14 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La promessa era che metà della tranche dei rimborsi di luglio ai partiti sarebbero finiti ai terremotati dell’Emilia Romagna. Eppure, stando alla denuncia dei due senatori radicali Donatella Poretti e Marco Perduca, un cavillo avrebbe bloccato tutto: i 91 milioni di euro che sarebbero dovuti servire agli sfollati resteranno nelle casse dei partiti.

Le cose sarebbero andate più o meno così: tutto era pronto per il dimezzamento alla Camera dei deputati, ma una “svista” avrebbe permesso lo scippo. Nel testo del disegno di legge in esame viene attribuito al ministero dell’Economia 15 giorni per accertare e destinare i soldi della seconda tranche dei rimborsi elettorali ai terremotati, ma questi tempi non coincidono con quelli della Commissione Affari Costituzionali perché il finanziamento ai partiti il 1 luglio. Si riuscirà ad approvare il testo entro il 15 giugno, ultima data possibile perché il ministero abbia il tempo previsto dal ddl?

Spiegano i Radicali: “Dopo aver approvato alla Camera e rivenduto alla piazza il dimezzamento del finanziamento pubblico ai partiti, seguendo i lavori al Senato dove settimana scorsa è stata rigettata una nostra sospensiva, si scopre che per una “svista” questo non accadrà neanche per la tranche di luglio, quella da destinare ai terremotati!”.

E ancora: “Infatti, il principio e la norma fissate nel primo articolo alla Camera, col voto contrario dei deputati Radicali, viene infatti reso nullo dall’ultimo articolo con cui si stabilisce che il governo ha 15 giorni di tempo per accertare i risparmi e destinarli ai terremotati. Peccato che la seconda tranche del “rimborso” per l’anno in corso verrà  consegnata ai partiti il primo luglio, ossia prima che entri in vigore la legge!”.

I Radicali, senza entrare nel merito delle ragioni dietro al misterioso cavillo che ha bloccato tutto chiedono un intervento: “Come ciò sia accaduto per svista, per dolo o colpa non importa, ora per evitare lo scippo viene chiesto al Governo un decreto legge d’urgenza. Noi Radicali siamo disponibili a all’uso di tutte le possibilita’ concesse dal regolamento parlamentare per opporci questa legge e al contempo perché si colga l’occasione per restituire alla Corte dei Conti cio’ che le spetta per legge e la norma non sia perfino dichiarata incostituzionale. Ma occorre che i media facciano la loro parte nello smascherare questa ennesimo accordo partitocratico”.

Repubblica spiega: Ad accorgersi del problema è stato il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Antonio Malaschini, durante i lavori. Il decreto sembra quindi essere l’unico modo per garantire i 91 milioni di euro ai terremotati, e secondo il presidente della Commissione Carlo Vizzini, dovrebbe essere varato “già al prossimo cdm”. Malaschini ha assicurato la piena disponibilità dell’esecutivo, per evitare che l’iniziativa venga vanificata.