Rocco Casalino, audio contro ministro Tria: “I suoi tecnici obbediscano o li cacciamo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Settembre 2018 - 14:24| Aggiornato il 23 Settembre 2018 OLTRE 6 MESI FA
Rocco Casalino, insulti e minacce al Mef. M5s lo difende, proteste Pd e Fi

Rocco Casalino, M5s lo difende: “Ministeri ci remano contro”. Pd: “Conte lo licenzi”

ROMA – “I tecnici del ministro Tria obbediscano o li cacciamo”. Rocco Casalino parla di mega vendette contro il Ministero dell’Economia e finanza. Un audio quello del portavoce del premier Giuseppe Conte che ha scatenato un putiferio. Un messaggio che trova la difesa a spada tratta del loro portavoce da parte dei parlamentari M5s: “E’ in linea con la nostra filosofia e sono cose già dette”, tuonano dal blog. Toni forti per cui diversi esponenti del Pd ne chiedono ora il licenziamento. Matteo Orfini, su Twitter, invita così il premier Conte ad “allontanare questa gente indegna”. Una reazione di sdegno condivisa anche da Forza Italia e dai Verdi.

Il premier Conte lo difende. “Le dichiarazioni del mio portavoce Rocco Casalino hanno chiarito che la diffusione dell’audio che sta circolando in queste ore configura condotte gravemente illegittime che tradiscono fondamentali principi costituzionali e deontologici. Chiarito che trattasi di un messaggio privato, mi rifiuto finanche di entrare nel merito dei suoi contenuti”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte.

A scatenare le feroci polemiche è l’audio di 120 secondi in cui si sente Casalino, portavoce del governo, insultare e minacciare gli esponenti del ministero in caso di mancato reddito di cittadinanza. Nell’audio del messaggio WhatsApp pubblicato da ‘Repubblica’, Casalino si lascia andare: “Non ce ne frega niente, sarà una cosa ai coltelli” e ancora: “Dovesse venir fuori che all’ultimo ci dicono ‘i soldi non li abbiamo trovati’, nel 2019 ci concentreremo a far fuori tutti questi pezzi di m… del Mef”.

Secondo quanto si legge sul blog del Movimento cinque stelle a remare contro sarebbero: “uomini del Pd e di Berlusconi messi nei vari ingranaggi per contrastare il cambiamento, in particolare il reddito di cittadinanza che disintegrerà una volta per tutte il voto di scambio. La spalla di questi uomini del sistema sono i giornali del sistema. Difendono tutti gli stessi interessi: i loro. Il MoVimento 5 Stelle difende quelli dei cittadini”.

La risposta dei pentastellaati è ad alcuni articoli apparsi oggi sulla stampa. Il Giornale di Sallusti mette la notizia in apertura con il titolo “L’audio choc di Casalino” e virgoletta alcune frasi del portavoce del premier: “Siamo pronti alle purghe” e “Cacceremo le m… del ministero dell’Economia”.

Richiamo in prima pagina anche per La Repubblica che definisce l’audio “inquietante”. In particolare viene sottolineata la parte che riguarda i dirigenti del Tesoro: “Se poi all’ultimo, non escono i soldi per il reddito di cittadinanza”, sarebbero le parole di Casalino riportate dal quotidiano, “tutto il 2019 sarà dedicato a far fuori una marea di gente del Mef…”. Una “non velata minaccia di una epurazione di massa” è la conclusione di Repubblica che parla anche di “frasi pesantissime” e “insulti non riferibili”.

Un attacco verbale violento contro il ministro Giovanni Tria, ma soprattutto i dipendenti del Mef che trova il sostegno di M5s. Sul blog infatti scrivono: “Quello che è stato ripetuto per l’ennesima volta ai giornalisti De Angelis e Salvatori da Rocco Casalino, e che oggi campeggia su tutti i giornali, era la linea del MoVimento 5 Stelle detta e ridetta in tutte le salse. Siamo assolutamente convinti (ed è sotto gli occhi di tutti) che nei ministeri c’è chi ci rema pesantemente contro”.

Tutte le altre forze politiche però non giustificano il suo comportamento. Orfini su Twitter chiede l’allontanamento di Casalino: “Così parlò Casalino, portavoce del premier. Presidente Conte, dimostri di avere un briciolo di autonomia e allontani questa gente indegna”. Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, ha spiegato: “Da Casalino l’arroganza del potere contro le persone, a difesa di un partito e non dei cittadini. Vergognatevi, chiedete scusa e andate a casa perché non vi permetteremo di uccidere l’Italia”.

Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, parla di “comportamenti inaccettabili”: “Se un qualsiasi altro portavoce di governo avesse fatto quello che ha fatto Casalino sarebbe stato costretto alle dimissioni immediate. Minacce nei confronti dei dirigenti del Ministero del Tesoro diffuse con whatsapp sonori per far capire chi comanda. Una vergogna assoluta. Ma Conte  e Tria possono tollerare, dopo questo episodio, che questo personaggio ricopra ancora questo incarico?”.

Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev