Le riforme dopo le elezioni: ddl intercettazioni e lotta all’evasione

Pubblicato il 31 Marzo 2010 - 12:52 OLTRE 6 MESI FA

Il ministro Angelino Alfano

Dopo essersi rinvigorito dalle elezioni, il governo si prepara a varare nuove riforme. Dopo gli annunci ripetuti in campagna elettorale, il dossier giustizia torna all’attenzione del presidente del Consiglio, che ha chiesto al Guardasigilli Angelino Alfano di tenere pronto il “pacchetto” da presentare in consiglio dei Ministri sotto il titolo “Riforma della giustizia”.

La riforma comprende: il ddl costituzionale sui due Csm e sulla separazione delle carriere, con la creazione dell'”avvocato dell’accusa”; l’accelerazione immediata al Senato per il giro di vite sulle intercettazioni; il ridimensionamento del ruolo dei pentiti; il processo breve; la rottamazione dell’arretrato civile. Ma quando passeranno queste riforme?

Il ministro Alfano, rispondendo ad una domanda sulla presentazione di un ddl costituzionale sulla creazione di due Csm e quindi sulla separazione delle carriere,  sulle colonne del Corriere della Sera, fa sapere che “presto, molto presto, il governo intende prendere l’iniziativa su questo terreno perché è il cuore del programma del Popolo della libertà”. La settimana buona, secondo fonti ministeriali, sarebbe quella successiva alla Pasqua.

Oltre alla giustizia, il Governo punta l’attenzione anche sul Fisco. “Sarà la prima, la più importante, la più grande riforma che si possa immaginare in campo economico; sarà la riforma delle riforme” ha detto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti che annuncia così ufficialmente l’apertura dei cantieri per la modifica del sistema tributario. Il disegno di Tremonti si esplica in tre formule: dalle persone alle cose e cioè lo spostamento progressivo del carico dell’Irpef alle imposte indirette come l’Iva. Dal centro alla periferia, cioè il federalismo fiscale e dal complesso al semplice, cioè la divisione tra fisco e assistenza. Cosa che vuol dire il sostanziale sfoltimento della giungla delle detrazioni, troppe e troppo spesso utilizzate per fini assistenziali o sanitari ma non fiscali. Infine la lotta all’evasione e soprattutto l’obiettivo di alleggerire al massimo il compito del contribuente, di smitizzare l’appuntamento annuale con il fisco. Come? Con l’invio a casa della dichiarazione precompilata.