Roma, l’assessore Berdini rimette il mandato. Virginia Raggi respinge le dimissioni

ROMA, 8 FEB – Berdini rimette il mandato, Virginia Raggi respinge le dimissioni “con riserva”. Si chiude così il vertice che si è tenuto nel pomeriggio in Campidoglio dopo che le parole dell’assessore all’Urbanistica, riportate dalla Stampa, hanno travolto la giunta capitolina.

Nell’intervista l’assessore scelto proprio dalla Raggi ha messo in dubbio la capacità del sindaco M5s di Roma di guidare il Comune. “Mi aspetto una smentita”, ha commentato a caldo la Raggi inevitabilmente arrabbiata per il duro attacco subito da un suo assessore.

E in serata è arrivata la notizia delle dimissioni presentate da Berdini e respinte da Virginia Raggi durante un duro faccia a faccia.

“Ho incontrato l’assessore Berdini chiedendogli chiarimenti – ha spiegato la sindaca – Si è scusato e ha rimesso nelle mie mani le deleghe che gli avevo assegnato lo scorso luglio. Ho respinto le sue dimissioni con riserva”.

“Una conversazione carpita dolosamente da uno sconosciuto che non si è nemmeno presentato come giornalista e durante la quale avrei persino affermato di essere amico del procuratore Paolo Ielo che non ho mai conosciuto in vita mia”. È il commento dell’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Paolo Berdini dopo l’incontro con la sindaca.

“Ci stanno massacrando, un vero e proprio linciaggio mediatico che si sta scatenando proprio nel momento in cui l’amministrazione comunale prende importanti decisioni che cambiano il modo di governare questa città – aggiunge -. Da mesi il sottoscritto lavora per riportare la materia urbanistica e l’affidamento degli appalti pubblici nella più assoluta trasparenza. È questo il programma della nuova amministrazione: un’azione limpida che evidentemente crea problemi ad alcuni gruppi di potere”.

E ancora: “Non sto a raccontare di pesanti insulti e minacce che ricevo quotidianamente in rete, ora siamo passati anche alle trappole. Questo è il rischio che corrono coloro che vogliono rompere vecchi e consolidati equilibri di spartizione che non abbiamo mai accettato e non accetteremo mai”.

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