Roma: la “Casta bipartisan” ha fame di posti in Campidoglio

Pubblicato il 24 Gennaio 2011 - 15:24 OLTRE 6 MESI FA

La firma è quella di Mauro Cutrufo, vice sindaco di Roma. Ma la voglia matta di “posti” in Campidoglio è di maggioranza e opposizione, Pdl e Pd, passando per l’Udc e nessuno escluso. Con relativa faccia tosta. Una legge nazionale, una decisione del governo aveva stabilito che i consiglieri comunali non devono essere più di 48 e gli assessori non più di 12. Ma che vuoi che sia una legge? Fattane una, se ne può fare un’altra. E infatti Cutrufo, il vice di Alemanno, elabora un emendamento da infilare nel decreto “Mille Proroghe” che porta i consiglieri a sessanta e gli assessori a 15. Ci aveva già provato Cutrufo, ed era stato respinto da Calderoli ministro. Ci riprova. E l’opposizione in Campidoglio che fa? Fa presente che 12 consiglieri e tre assessori in più significano quindici stipendi in più moltiplicati per autisti, capi segreteria, personale di staff, spese di funzionamento? Insomma una sessantina, se bastano, di buste paga in più in un bilancio romano che ufficialmente rischia la bancarotta? No, con sublime ipocrisia l’ opposizione dice che i tre assessori in più forse non servono, infatti se li prende ovviamente la maggioranza. Ma i dodici consiglieri in più servono eccome, in fatti se li spartisce in quota parte anche l’opposizione. Il Corriere della Sera sacrive di “casta bipartisan”, vagli a dar torto.

Forte di questa aria di consenso che spira, Cutrufo ne ha pensato un’altra, sempre da infilare nel decreto Mille Proroghe: se un segretario comunale o provinciale ha preso di stipendio più del dovuto, non deve restituire nulla e l’amministrazione che ha sbagliato i conti non paga pegno. A chi serve questo “chi ha avuto, ha avuto…”? C’è il segretario comunale Liborio Iudicello che ha una vertenza con il Comune, ha incassato, guarda caso, 40mila euro di più nel 2009. Di più rispetto al limite consentito per gli stipendi comunali: 123 mila euro invece che 82mila. La Ragioneria generale dello Stato aveva detto che non si può fare, Cutrufo chiede che si faccia. Cosa vuoi che siano 40mila euro qua e sessanta nuovi stipendi là di fronte a 12 miliardi di deficit, quelli del Comune di Roma?