Roma Sindaco. Storace: Vincerò, Bertolaso pensi ai suoi guai

di Silvia Cirocchi
Pubblicato il 25 Febbraio 2016 - 07:58 OLTRE 6 MESI FA
Roma Sindaco. Storace: Vincerò, Bertolaso pensi ai suoi guai

Roma Sindaco. Storace: Vincerò, Bertolaso pensi ai suoi guai

ROMA – Francesco Storace correrà per il Campidoglio, ha già lanciato bordate contro Guido Bertolaso, buttatogli nelle gambe da Berlusconi come candidato dello schieramento di destra perché lui non ci sta e spiega perché a Blitz Quotidiano, che presenta i candidati a sindaco di Roma.

A chi dice che lei Francesco Storace dovrebbe farsi da parte perché rappresenta la vecchia politica e che il suo unico interesse è avere una poltrona cosa risponde?

Con un sorriso e con una citazione di Pietrangelo Buttafuoco. Mi ha fatto piacere aver letto su Il Fatto di ieri che mi considera l’unico di una intera classe dirigente a potersi presentare al cospetto del proprio popolo. La coerenza, la pulizia morale, il rifiuto di ammainare i valori nazionali valgono ancora qualcosa in questa nostra Italia.

Perché ha deciso di candidarsi?

Inizialmente volevo competere solo per il consiglio comunale. Una sfida a suon di preferenze nel nome di un percorso che vede accanto a me tanta gente entusiasta. Poi sono arrivati, inaspettati, sondaggi lusinghieri. Poi la grandissima manifestazione [all’estrema periferia della città, una domenica pomeriggio, con tanto di blocco del traffico…] del 31 gennaio, in cui ho chiesto al centrodestra elezioni primarie, per restituire lo scettro al popolo sovrano. Ma dicono di no, che scelgono loro, in tre, al posto dei cittadini. E litigano pure.

Il centrodestra a Roma è spaccato, di chi è la colpa?

Della superficialità. Dei veti. E c’è anche un tantinello di arroganza. Oltre al servizio da rendere, chissà perché, a Matteo Renzi a cui non sembra vero che il centrodestra possa spianargli la strada.

La scelta di Bertolaso il vero errore?

Non c’è alcun dubbio. E’ un signore che vota a sinistra; dice esattamente il contrario di quello che pensa il nostro popolo, salvo fingere ripensamenti. E poi basta con campagne elettorali nel ruolo di avvocati difensori di imputati. Non pensi ai problemi di Roma, ma ai suoi.

Questa divisione nel centrodestra favorirà PD e M5S?

Se persistono nell’errore di candidare Bertolaso, può darsi. Ma voterà il popolo, e i partiti contano sempre meno. E io farò di tutto per arrivare al ballottaggio.

Storace candidato sindaco sull’appoggio di chi potrà contare?

Di tutte le persone libere dagli apparati. Con me torna l’autonomia.

Quale dovrebbe essere il primo provvedimento del nuovo sindaco di Roma?

Ricucire il rapporto tra amministrazione e dipendenti, sennò la macchina resta ferma; assunzione diretta della delega sulla sicurezza; rivoluzione del welfare: i diritti sociali prima agli italiani.

Il prossimo sindaco di Roma sarà probabilmente il primo a celebrare ufficialmente le nozze tra persone dello stesso sesso. Qual è la sua posizione sulle unioni civili?

Non parteciperò ai festeggiamenti.

Chi vince?

Chi sta intervistando in questo momento, l’aspetto in Campidoglio per un buon caffè. Lo offro io, senza bisogno della carta di credito.