Rosario Crocetta, gay dichiarato tra chiesa, antimafia e comunismo

Pubblicato il 30 Ottobre 2012 - 10:27 OLTRE 6 MESI FA
Rosario Crocetta è stato eletto nuovo presidente della Regione Sicilia (Foto Lapresse)

PALERMO – Volontario alla parrocchia di Santa Lucia, gay dichiarato, sempre sotto minaccia della mafia e sotto scorta, un passato tra il Partito Comunista e gli studi dai Salesiani, nato in una casa popolare di Gela nel 1951 da un padre precario e una madre sarta: Rosario Crocetta, nuovo governatore della Regione Sicilia, sembra l’uomo delle contraddizioni, e invece, forse, è uno dei pochi che di contraddizioni non ne ha, o nero o bianco, niente compromessi.

Come quando, ricorda la sua assistente storica Loredana Longo al Corriere della Sera, nel 1967 diventò assessore alla Cultura di Gela nella giunta Ds: “Quando arrivò in Comune appese un cartello fuori dall’assessorato: ‘Non si accettano raccomandazioni’“.

Le 2002, un anno dopo il “cappotto” del Pdl 61 a 0, Crocetta diventa sindaco di Gela, uno dei Comuni a maggiore densità mafiosa. E lui si allea con il capo del commissariato di polizia, Antonio Malafarina. Insieme denunciano i collusi con la mafia. E arrivano ai piani alti dell’Unione industriali di Caltanissetta.

Poi, racconta il Corriere della Sera,

 Crocetta scopre che in Comune lavora la moglie del boss Emanuello che ha vinto il concorso presentando un Isee fasullo: il suo licenziamento è un segnale a tutta la città. Il questore Malafarina ricorda: “Ci siamo subito intesi e la cosa migliore che abbiamo fatto insieme è l’associazione antiracket nella città in cui un commerciante, Giordano, era stato assassinato dalla mafia perché si era rifiutato pubblicamente di pagare il pizzo”.

Lotta alla mafia e per i diritti civili, con decisione e discrezione. I cattolici, Udc e non solo, lo sanno. Lui cita il Vangelo e parla di “rivoluzione”: “Ve lo farò vedere con i primi provvedimenti contro la casta. Io proporrò leggi dalla parte del cittadino e chi ci sta mi segua altrimenti si torna a votare e, a quel punto, vedrete che i siciliani mi daranno il 60% dei consensi”.