Roubini: “Grillo? Rischio per i mercati: con governo M5s spread alle stelle”

Pubblicato il 8 Marzo 2013 - 15:31| Aggiornato il 13 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

CERNOBBIO (COMO) – Altro che tsunami-Grillo, la situazione politica italiana è un rischio tsunami per l’Europa. E “se il M5S dovesse salire al Governo gli spread saliranno alle stelle“, a sostenerlo è l’economista Nouriel Roubini che, senza mezzi termini, ha spiegato come Grillo, lo spread e la ripresa economica non possono andare d’accordo. “Con il rischio di nuove elezioni in Italia dietro l’angolo – ha spiegato al Workshop Ambrosetti –  le forze populiste che sono contro l’austerità si rafforzeranno e questo porterà incertezza finanziaria sull’Italia”.

Roubini ha rilevato che al momento “è molto più probabile un governo di scopo o di minoranza”, ma comunque in entrambi i casi ”non durerà più di qualche mese” e ”si dovrà andare a nuove elezioni”.

L’economista ha spiegato che nel caso di ”un governo di minoranza del Pd con l’appoggio esterno di Grillo una volta votate le riforme politiche” il movimento 5 stelle ”a settembre non darà il supporto alla legge di bilancio”. Questo il pronostico e, quindi, ”in autunno, entro fine anno ci saranno nuove elezioni, senza un bilancio approvato”. Il rischio urne, dunque, non verrebbe allontanato anche da un governo di scopo che realizzerebbe le riforme necessarie per poi andare subito a ”nuove elezioni”. L’economista ha poi aggiunto che con il mantenimento dell’austerità ”le aziende licenzieranno e i consumatori non consumeranno”.

Nell’ipotesi di nuove elezioni in Italia poi, con una vittoria schiacciante di Beppe Grillo e un primato del Movimento 5 Stelle, lo spread rischia di ”salire alle stelle”. ”Gli spread sono tranquilli, non mi aspetto picchi a meno che – ha detto – non ci siano segnali di una possibile vincita di Grillo alle prossime elezioni. Se lui vincerà e farà tutto quello che dice che vuole fare” come il referendum sull’euro, il salario minimo o la riduzione delle orario di lavoro a 20 ore. Unico apocalittico risultato sarà che “gli spread saliranno alle stelle”.

“In questo periodo l’economia peggiorerà data l’incertezza politica, meno investimenti, meno posti di lavoro e meno consumi. Inoltre, il rischio è che la nuova maggioranza del Parlamento italiano sia significativamente contro l’austerità e scateni uno scontro tra Italia, Germania e BCE”.

Il professore di economia alla Stern school of business alla New York University, ha aggiunto che la “Banca centrale europea dovrebbe agire con politiche più aggressive, ad esempio tagliando i tassi di interesse, continuando con l’Ltro, e adottando un maggiore allentamento monetario”. Le altre Banche centrali stanno operando in maniera più incisiva mentre “la Bce resta indietro” ha concluso Roubini.