21 gennaio, udienza in Tribunale: Berlusconi non si è presentato

Pubblicato il 21 Gennaio 2011 - 15:54 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

I magistrati di Milano aspettavano in Aula l’indagato Berlusconi, ma la mattina di venerdì 21, come aveva già annunciato, non si è presentato. Berlusconi ha dunque disertato l’udienza per la quale era stato convocato nell’ambito delle indagini per prostituzione minorile e concussione.

I suoi avvocati-parlamentari, Longo e Ghedini, hanno presentato ai pm una memoria difensiva che, in sostanza, spiega che il premier non si è presentato perché la titolarità dell’inchiesta non spetta a loro. La procura di Milano non sarebbe competente, una strategia già anticipata nei giorni scorsi.

Come si difenderà dunque il Cavaliere? Che strategia sceglieranno i suoi legali? Bisogna aspettare che la Giunta della Camera dei deputati si sarà espressa sull’autorizzazione a perquisire gli uffici in cui lavora Giuseppe Spinelli, ragioniere del capo del governo, che si era opposto parlando di «pertinenza politica».

Ecco i punti in cui Berlusconi contesta ai magistrati di Milano la competenza. Per lui in primis c’è un problema territoriale perché la Villa di Arcore è nel territorio del Tribunale di Monza, così come l’abitazione del capo di gabinetto del questore, cioè colui che ricevette la chiamata del Cavaliere nel maggio scorso, quando iniziò il caso Ruby. Inoltre gli avvocati di Berlusconi sono pronti a combattere per la competenza funzionale, ovvero perché per il reato di concussione (il presidente del Consiglio intervenne per il rilascio della ragazza marocchina) entri in gioco il Tribunale dei ministri.

Altro elemento su cui si concentreranno i legali del premier è quello che considerano un “accanimento” le intercettazioni che sarebbero quasi 27 mila per Lele Mora, 14.500 per Nicole Minetti, un migliaio per Emilio Fede e 6.400 per la stessa Ruby, secondo quanto ha calcolato il settimanale Panorama.