Ruby: dopo le auto ecco le collane, Berlusconi ne prese 100 spendendo 240 mila euro

Pubblicato il 25 Febbraio 2011 - 10:12 OLTRE 6 MESI FA

Ruby

MILANO – Dopo le automobile per le “ragazze di Arcore”, con una spesa complessiva di oltre 280 mila euro pagata da Silvio Berlusconi, ecco un altro capitolo, un altro regalo, un’altra spesa folle. Una somma di 240 mila euro spesa per comprare 10 collane. Non sono collane qualsiasi certo, particolari per il loro valore, oro bianco e croce di diamanti, ma hanno anche un’altra particolarità: un esemplare è quello definito “della discordia”, quello portato da Ruby. Ecco perchè.

Come riporta il Corriere della Sera, il 5 giugno 2010 è la sera della violenta rissa, tra Ruby e Michelle C., cioè la brasiliana presso la quale la giovane viveva: la donna qualificata come prostituta dagli inquirenti, che la notte del 27 maggio 2010 si era precipitata in Questura e aveva avvertito Berlusconi a Parigi che la minorenne accusata di un furto era finita negli uffici di polizia per essere identificata.

Nell’interrogatorio del 22 luglio Ruby esibisce una custodia sostenendo che dentro c’era stata una collana regalatale da Berlusconi in oro bianco, con la croce incastonata di diamanti, e una targhetta sempre in oro bianco con la “R” del produttore “Recarlo” di Valenza Po. A suo dire vale 15.000 euro, Michelle ne conosce il valore e la sera del litigio cerca di strappargliela. I pm allora le mostrano una collana sequestrata a casa di Michelle il 26 luglio, e Ruby la riconosce con certezza.

Ma la brasiliana, indagata per l’ipotesi di reato di appropriazione indebita, rivendica la legittima proprietà del gioiello, che afferma le sia stato regalato da un uomo vicino a Berlusconi con il quale aveva avuto una relazione. E il 20 dicembre scorso si vede dare ragione dalla Procura, che la proscioglie e le restituisce la collana. Dice falsità Ruby? Sembrerebbe di no. Perché quando gli inquirenti vanno comunque a Valenza Po nella ditta “Recarlo”, si sentono rispondere che quel tipo di collana, del valore non di 15.000 ma di 2.400 euro, ha avuto grandissimo successo presso un cliente molto particolare: il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il premier da solo ne ha fatte comprare in blocco uno stock di 100 esemplari. Una spesa all’ingrosso appunto da 240.000 euro.