Ruby, Atti della difesa. Miriam Loddo: “Minorenne? Berlusconi non lo sapeva”

Pubblicato il 25 Gennaio 2011 - 21:04 OLTRE 6 MESI FA

Miriam Loddo

ROMA – Silvio Berlusconi non sapeva che Ruby fosse minorenne, fino a quando non fu sollecitato ad intervenire in suo favore quando la ragazza fu fermata in questura lo scorso maggio. Lo ha detto, secondo quanto emerge dagli atti presentati  dagli avvocati difensori del premier,  Miriam Loddo.

In un interrogatorio compiuto dall’avvocato Piero Longo il 2 novembre scorso, Loddo racconta la sua telefonata al premier quando Ruby fu fermata dalla polizia: ”Io fui contattata dalla Michelle – racconta – che mi narrò la situazione in cui si trovava la ragazza e mi chiese di informare l’on. Silvio Berlusconi di quanto era avvenuto. Io riuscii a parlare telefonicamente con l’on. Silvio Berlusconi rappresentandogli l’accaduto e che, evidentemente, la Ruby era minorenne perché la polizia chiedeva dei genitori”.

Alla domanda su come reagì Berlusconi, Loddo risponde: ”Rimase molto sorpreso dicendomi: ‘ma come? In Italia si è maggiorenni a 18 anni e lei ne ha 24?”. In un altro interrogatorio svolto sempre dall’avvocato Longo il 26 ottobre, Miriam Loddo racconta di conoscere Berlusconi ”da circa quattro anni” e di essere stata ospite nella villa di Arcore in ”varie cene e dopocene”, compreso il periodo 2009-10. Tre gli ospiti ricorda anche Ruby, e risponde con un ”assolutamente no” alla domanda se ci fossero altri ragazze che ”all’evidenza” mostrassero meno di 18 anni. Quanto ai dopocena, Loddo nega che ci siano mai stati ”spogliarelli parziali o integrali”, che non si è mai fatto uso di stupefacenti e, quanto agli alcolici, veniva offerto al più di  ”un amaro o un calice di vino”. Infine l’atteggiamento del premier verso gli ospiti femminili: esso era ”cordiale, educato e rispettoso”. E anche da parte di Ruby, conclude la Loddo,  non c’e’ stato mai un atteggiamento ”sconveniente dal punto di vista sessuale”.