Ruby ‘Rubacuori’ e le frustate del padre. Il genitore: “Di quella non voglio più parlare”

Pubblicato il 3 Novembre 2010 - 19:01 OLTRE 6 MESI FA

Il padre di Ruby “Rubacuori” non vuole più saperne della figlia dopo le indiscrezioni sulle feste ad Arcore e le ultime sul presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. “Di ‘quella’ non voglio mai più sentire parlare. Se mia moglie fosse stata qui si sarebbe uccisa per il dolore e la vergogna che ci ha causato nostra figlia”, è stato questo l’unico commento di Mohamed El Marhug, 54 anni, il papà di Kalima, la giovane marocchina coinvolta nell’inchiesta per sfruttamento della prostituzione condotta dalla Procura di Milano.

Il padre della ragazza, che vive a Letojanni facendo il venditore ambulante di stoffe e tappeti, non ha voluto in alcun modo replicare alle dichiarazioni della figlia, che lo accusa di avere ancora sulla schiena i segni delle sue frustate. La mamma si trova invece da alcuni mesi in Marocco, insieme ai tre fratellini piu’ piccoli di Kalima. Intanto i servizi sociali del Comune di Letojanni, che si sono occupati dal 2007 della giovane marocchina piu’ volte affidata a comunita’ protette dopo essere fuggita da casa, hanno quantificato il costo di questi tre anni di interventi: 12 mila euro.