Caso Ruby, in piazza con le sciarpe bianche per “difendere la dignità delle donne”

Pubblicato il 11 Febbraio 2011 - 16:16 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – In piazza per ”difendere la dignità delle donne”: è questo l’obiettivo della manifestazione “Se non ora quando”, organizzata a Milano per domenica 11 febbraio da un comitato trasversale, che comprende scrittrici, attrici, insegnanti, studentesse, professioniste, unite nella ”condanna di una rappresentazione devastata e devastante dell’etica pubblica e dei rapporti uomo-donna” che l’inchiesta sul caso Ruby ha portato alla luce.

Come nella manifestazione dello scorso 29 gennaio in piazza della Scala, la sciarpa bianca in segno di lutto per la situazione del Paese verrà adottata come simbolo di riconoscimento e protesta, mentre saranno escluse bandiere di partito e di associazioni.

Sul palco di piazza Castello si alterneranno, tra le altre, Eva Cantarella, Silvia Ballestra, Licia Maglietta, Paola Cortellesi, Franca Rame e Ottavia Piccolo, Flavia Perina, Inge Feltrinelli, Gae Aulenti ma anche uomini come Gad Lerner e Alessandro Robecchi, mentre l’attrice Teresa Mannino sarà presente in veste di conduttrice.

”Ognuno interverrà a modo suo – spiegano le organizzatrici – con lettura di testi teatrali, poesie, testimonianze dal mondo femminile”. Hanno confermato la loro presenza in piazza anche Antonio di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, Nichi Vendola, leader di Sel e Giuliano Pisapia, il candidato sindaco di Milano per il centrosinistra.

”Il caso Ruby – spiega Iaia Caputo del comitato organizzatore – ha fatto emergere un sistema di selezione politica basato sullo scambio sesso-potere, di cui in Lombardia abbiamo il caso più eclatante, quello di Nicole Minetti”. Un sistema che ”se accettato come norma rischia di pregiudicare la libera scelta delle donne”. ”Vogliamo – conclude la Caputo – lanciare un messaggio al Paese e ai partiti che non si riconoscono in quello che è successo in queste settimane: si può cambiare rotta”.