Ruby, secondo i tabulati telefonici è stata più volte ad Arcore

Pubblicato il 14 Gennaio 2011 - 15:42 OLTRE 6 MESI FA

Ruby

Ruby sarebbe stata non una sola volta, come lei stessa ha raccontato ai magistrati, ma più volte nella residenza del premier ad Arcore nel periodo da febbraio a maggio del 2010: è quanto avrebbero accertato, secondo quanto si apprende, i magistrati milanesi che hanno iscritto Silvio Berlusconi nel registro degli indagati contestandogli i reati di concussione e prostituzione minorile.

A smentire il racconto della giovane marocchina, sempre secondo le stesse fonti, sarebbero i tabulati telefonici acquisiti dalla procura nel corso dell’indagine: è dall’analisi di quei dati che i magistrati avrebbero infatti ricostruito la presenza di Ruby ad Arcore non una ma più volte. Analisi che avrebbe riguardato anche i telefoni degli altri indagati, in particolare Fede e Mora, e che avrebbe confermato l’ipotesi avanzata dai magistrati.

Agli atti del procedimento, sempre secondo quanto si apprende, vi sarebbero anche alcune registrazioni e brogliacci del 113, delle telefonate intercorse tra il 27 e il 28 maggio. Telefonate prima tra i poliziotti del commissariato che fermarono Ruby e la questura e successivamente tra la questura e il tribunale dei minori per l’affidamento della ragazza.

Le telefonate sarebbero proprio la svolta nelle indagini sul caso. Per gli inquirenti la fase tecnicamente più complessa sarebbe stata proprio quella dell’individuazione delle celle telefoniche per ricostruire gli scambi di telefonate. Nell’inchiesta, stando a quanto si è appreso, ci sarebbero numerose intercettazioni che riguardano le persone coinvolte nelle feste a luci rosse. Fonti giudiziarie hanno però precisato che, nel rispetto della legge, non sono state intercettate le telefonate e acquisiti i tabulati dei parlamentari.