Rutelli lascia il Pd: “Vado via con dolore, non è il mio partito”

Pubblicato il 31 Ottobre 2009 - 09:52 OLTRE 6 MESI FA

Francesco Rutelli

«Vado via subito e con dolore, questo non e’ il mio partito». Così Francesco Rutelli annuncia la sua separazione dal Partito democratico.

«Il Pd non è mai nato, nonostante la passione e la disponibilità mostrata di tanti cittadini, non è’ il nuovo partito per cui abbiamo sciolto la Mergherita e i Ds. Non ho nulla contro un partito democratico di sinistra ma non può essere il mio partito».

Rutelli sottolinea che il Pd «è stato il sogno di molti anni. C’è però una cosa che mi angoscia: l’incomprensione della gravita’ assoluta della condizione del Paese. E’ possibile uscirne, voglio cambiare l’offerta politica unendo forze liberali, democratiche, popolari in una proposta credibile: non sarò solo. Vedo molte forze che erano in fuga dalla politica tornare in campo. Quindi una crescita per tutti».

Il nome del nuovo partito? «Troppo presto per parlare di nomi – aggiunge ancora – di finanziamenti e di sedi. La scelta politica è fatta, per il resto c’è tempo». Il fondatore de La Margherita, a proposito delle primarie del Pd che si sono concluse con la vittoria di Bersani ha detto che «l’esito era chiaro da mesi.Bersani è una persona seria. Non so come farà il lavoro d’inclusione: da quando si è candidato non mi ha fatto neppure una telefonata. Ma non mi offendo di certo: è politica».

Rutelli ha detto di aver ricevuto «migliaia di messaggi di incoraggiamento, adesioni e sostegni. Tante e-mail di critiche del Pd che avrei voluto far nascere. Potremo collaborare da postazioni diverse, ho fiducia che questo ampliera’ le forze». Per Rutelli, «Casini è un interlocutore essenziale ed è giusto guardare lontano: con proposte serie, si può puntare a unire molte altre energie. Sino a creare, in alcuni anni, la prima forza del Paese»