Saccomanni: “Consenso politico al taglio del debito in Italia”

Pubblicato il 22 Novembre 2011 - 09:58 OLTRE 6 MESI FA

Fabrizio Saccomanni con Mario Draghi (Lapresse)

ROMA – In Italia c’e’ consenso politico riguardo alla riduzione del debito e la situazione del nostro Paese e’ ”gestibile”. Lo ha detto Fabrizio Saccomanni, direttore generale della Banca d’Italia, ai giornalisti a Parigi. Saccomanni, riferisce Bloomberg, ha aggiunto che il sistema bancario italiano e’ ”solido” sottolineando che ”in Italia il debito pubblico e’ elevato ma c’e’ un rischio minimo che l’indebitamento privato diventi un peso ulteriore come avvenuto in altri Paesi”.

Il governo italiano ”ha ottenuto una fiducia del parlamento vicina al 90% dei voti, l’Italia e’ una democrazia parlamentare e la nuova compagine ha ricevuto un mandato politico forte”: lo ha detto Fabrizio Saccomanni, direttore generale della Banca d’Italia, rispondendo alle domande di alcuni giornalisti a Parigi.     Presentando il ‘Financial Stabiliti Report’ nella capitale francese, Saccomanni ha detto che il presidente Mario Monti ha ”nominato uno dei banchieri piu’ di successo in Italia, Corrado Passera, allo Sviluppo economico e alle infrastrutture” e questo e’ stato ”un segnale”, forte come quello di essere ”rimasto lui in carica in certi ministeri”.

Per Saccomanni, ”c’e’ tanto lavoro da fare, abbiamo accumulato debito privato e pubblico negli ultimi anni ma con una politica credibile si puo’ tornare a fara’ calare lo spread, non solo dei mercati, ma delle banche. Bisogna rompere il circolo vizioso, e l’impatto sara’ immediato, gli effetti saranno positivi sulle condizioni del credito e positive per la situazione economica”. ”In Italia – ha continuato Saccomanni – c’e’ bisogno di credito alle imprese, soprattutto le piccole, dare sostegno al lavoro, e’ una strategia complessa ma credo ci sia forte consenso sulle priorita’ del momento, piena coscienza che deve essere imposta una tassazione, ad esempio, sulla proprieta’ delle case”.

L’Italia e’ l’unico grande Paese senza una tassa sulla prima casa e una reintroduzione dell’Ici per l’abitazione principale e’ una delle vie utili per recuperare l’evasione fiscale. Lo ha detto Fabrizio Saccomanni, direttore generale della Banca d’Italia a una conferenza  a Parigi riportata da Bloomberg.

”Stiamo discutendo la possibilita’ di offrire garanzie dello Stato sulle obbligazioni bancarie” per riattivare la liquidita’ e contrastare i timori sul rischio di controparte che sta riducendo i prestiti tra le banche. Lo ha detto Fabrizio Saccomanni, direttore generale della Banca d’Italia – riferisce Bloomberg – spiegando che ”se le banche mettono sul mercato obbligazioni garantite dallo Stato questo puo’ essere una condizione sufficiente a soddisfare il prestito interbancario”.

”C’e’ un problema di finanziamento per le banche europee – ha aggiunto Saccomanni – e il calo di liquidita’ e’ parte della crisi generale” per cui ”anche se la Banca centrale europea finanzia gli istituti, questi ridepositano le somme presso la Bce”. Saccomanni mette in evidenzia come le controparti vogliano verificare la solidita’ delle banche e ”questa e’ una situazione patologica – osserva – con la Bce che crea liquidita’ ma la liquidita’ non viene trasmessa”.

”La crescita diversa nord-sud e’ un problema, il Sud ha un potenziale, ha elementi di forza”, ma lo stato ha spesso ”sovrafinanziato” il Mezzogiorno e lo ha fatto in modo ”inefficace”: lo ha detto il direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni, aggiungendo che ”ora l’approccio al problema e’ strutturato”.

”Il sud – ha continuato Saccomanni rispondendo alle domande dei giornalisti a Parigi in margine alla presentazione del Financial Stability Report – e’ stato forze sovrafinanziato in passato”, molti soldi sono finiti nelle mani della criminalita’ o di ”programmi inefficienti”. Da alcuni anni – ha continuato Saccomanni – ”questi programmi sono stati bloccati, perche’ considerati uno spreco di denaro. Ora c’e’ un approccio piu’ strutturato per correggere le debolezze del sud, il sistema di illegalita’, di corruzione. Alcuni importanti obiettivi sono stati raggiunti ma c’e’ bisogno di uno sforzo generale”.

Il deteriorarsi del rapporto debito/Pil non e’ il risultato di una politica di sperpero della spesa, ma la conseguenza della recessione economica. Lo afferma il direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni, secondo cui ”l’Italia da alcuni anni, con il mercato unico e poi il patto di stabilita’, ha avviato un processo di consolidamento delle finanze pubbliche che era cominciato prima della crisi e che e’ stato frenato dalla crisi”.

”Storicamente l’Italia ha sempre dato un contributo importante alla costruzione europea, ed e’ un peccato che da alcuni anni questa possibilita’ non esista piu”’: lo ha detto a Parigi Fabrizio Saccomanni, direttore generale di Bankitalia rispondendo a una domanda sul minivertice di giovedi’ a Strasburgo fra Mario Monti, Nicolas Sarkozy e Angela Merkel.    ”Non possiamo affidare la gestione di crisi che hanno conseguenze gravi per tutti i paesi – ha sottolineato Saccomanni – a un piccolo direttorio. Servono consultazioni multilaterali”.