Sacconi: “Governo Monti non intervenga sulla cittadinanza e sulla Fiat”

Pubblicato il 23 Novembre 2011 - 10:56 OLTRE 6 MESI FA

Maurizio Sacconi (LaPresse)

ROMA – L’esecutivo ”deve rimanere neutrale rispetto ai temi di carattere istituzionale ed etico”. E’ l’auspicio dell’ex ministro del Welfare, Maurizio Sacconi che in un’intervista a Libero chiede che il governo Monti non intervenga sul tema della cittadinanza per i figli degli stranieri nati in Italia e neanche nella vicenda Fiat, dopo la recente disdetta da parte del Lingotto degli accordi sindacali, mentre si augura che ”la legge sul fine vita che e’ gia’ in terza lettura e prossima ad essere consegnata all’aula del Senato possa essere esaminata”.

Quanto alla vicenda Fiat, Sacconi e’ convinto che ”il governo debba rispettare l’autonomia delle parti, come noi abbiamo sempre fatto”. ”So bene che a sinistra si vorrebbe che il governo giocasse una funzione si sponda ad una posizione sindacale minoritaria – aggiunge Sacconi – ma sarebbe assurdo se cio’ avvenisse”.

Sulla riforma delle pensioni, l’ex ministro avverte: ”nessuno si sogni di introdurre eta’ flessibili tali da abbassare quelle che abbiamo definito in questi anni, con l’apprezzamento dell’Europa. Le uscite flessibili costano. Ulteriori interventi, se si faranno, dovranno servire a rendere piu’ sostenibile il sistema e questo sara’ possibile solo innalzando le eta’ minime obbligatorie o quantomeno non abbassando quelle previste da noi e collegate alle aspettative di vita”.

Sul piano politico, l’ex ministro non nega che ”il dialogo con la Lega, in futuro sara’ reso faticoso dal diverso giudizio che noi e loro diamo del governo e soprattutto del giudizio che daremo degli atti del governo”.