Sallusti sul Giornale: la sinistra “usa persino i terremotati”

Pubblicato il 8 Luglio 2010 - 10:11 OLTRE 6 MESI FA

Massimo Cialente

Un anno e tre mesi di disagi e proteste post-terremoto annullati da un giorno di scontri: questo sarebbe successo ieri nel centro di Roma, con la manifestazione di cinquemila cittadini abruzzesi guidati dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, secondo il condirettore del Giornale Alessandro Sallusti.

Il sindaco di sinistra avrebbe “preso” gli aquilani e li avrebbe “usati come scudi umani” per arrivare fino alla “casa privata di Berlusconi”, fino alle sedi delle due camere del Parlamento, Montecitorio e Palazzo Madama.

Il sindaco “di sinistra” del capoluogo abruzzese avrebbe “scagliato” i manifestanti contro le sedi della politica italiana per punire il presidente del Consiglio del “miracolo” compiuto dopo il sisma del 6 aprile 2009: i soccorsi, le cure ai feriti, il primo intervento, la costruzione “a tempo di record di case vere, i grandi del mondo portati sul cratere ancora fumante per sensibilizzare la comunità e l’opinione pubblica internazionale”.

Quelle che dovrebbero essere normali misure prese da un governo in seguito ad una catastrofe naturale, aggravata da colpe umane, come i pilastri mancanti nella casa dello studente, tanto per citarne una, diventano azioni salvifiche e sovrannaturali.

Così con le proteste di ieri, i feriti, le polemiche, non si vedono più i motivi della manifestazione, si smette di guardare la luna per concentrarsi sull’analisi critica del dito.

C’è chi, aquilano e terremotato, scrive sulle colonne dello stesso Giornale di “vergognarsi del corteo”, e Sallusti certamente dà voce a lui e agli altri che la pensano come lui bollando quello di ieri come “un atteggiamento irresponsabile che neppure la più nobile delle cause potrebbe giustificare”.