Salva Sallusti, Della Monica (Pd): “Carcere per giornalisti non da democrazia”

Pubblicato il 15 Novembre 2012 - 14:19 OLTRE 6 MESI FA
Silvia Della Monica attacca il testo salva Sallusti con l’emendamento Lega che prevede il carcere per i giornalisti (Foto Lapresse)

ROMA –  La senatrice e capogruppo del Pd al Senato, Silvia Della Monica, chiede uno stop al Senato sul disegno di legge sulla diffamazione, il cosiddetto “salva Sallusti”, dopo che con il voto segreto è passato l’emendamento della Lega che reintroduce il carcere per i giornalisti colpevoli di diffamazione a mezzo stampa.

“La materia è delicata e complessa; riguarda valori costituzionali e come scrive l’ex presidente della Corte costituzionale Flick, bisogna distinguere tra notizia vera e notizia falsa. Solo nel primo caso si può porre un problema di bilanciamento tra libertà di informazione e diritto alla reputazione”.

Secondo Della Monica, relatrice dimissionario del ddl in commissione Giustizia al Senato, il rischio, nel caso l’iter legislativo andasse avanti, “resterebbe il carcere nei confronti dei giornalisti, misura inefficace e sproporzionata in un Paese di moderna democrazia”, come sottolineato anche dal Consiglio d’Europa di Strasburgo.

“Inoltre il rischio è quello di dar vita ad un grosso pasticcio legislativo, prosegue Della Monica. Come quello annunziato dal Pdl, che propone di intervenire lasciando il carcere per i giornalisti e limitando alla sola sanzione pecuniaria la pena per il direttore responsabile. Il che dimostra una chiara vocazione a una norma ad personam (mentre il caso Sallusti può trovare altri rimedi a carattere generale e istituzionale) e una inadeguatezza politica e tecnica, una ‘trovata’, come la definisce la professoressa Malavenda, mentre la posta in gioco è la libertà d’informazione”.