Salva Sallusti, Vita (Pd): “Il testo sulla diffamazione è morto”

Pubblicato il 15 Novembre 2012 - 14:01 OLTRE 6 MESI FA
Il senatore del Pd Vincenzo Vita

ROMA – “Il testo sulla diffamazione è morto”: il senatore del Pd e vicepresidente della commissione Cultura al Senato, Vincenzo Vita, attacca il disegno di legge sulla diffamazione (il cosiddetto salva Sallusti) uscito dal voto segreto del Senato con l’emendamento della Lega, che prevede il carcere per i giornalisti colpevoli di diffamazione.

“Errare è umano, perseverare è diabolico, scrive il senatore del Pd in un comunicato. Il testo sulla diffamazione è morto, sepolto dalla sua incongruenza e siglato infine dal timbro nero di una vasta pattuglia forcaiola. Ora basta. E’ augurabile che l’inserimento nell’ordine del giorno della prossima settimana nell’Aula del Senato sia una mera formalità. Non è possibile davvero immaginare che dopo quello che è successo si possa ancora continuare a persistere su di un’ipotesi che si è autodistrutta”.

Vita sottolinea “l’amaro paradosso” dato dal fatto che “un percorso normativo nato per eliminare il carcere per i giornalisti sia ritornato al punto di partenza con atteggiamenti coercitivi davvero allarmanti. L’unica cosa che andava fatta era un mero provvedimento di abolizione della pena detentiva”.

Ma quell’unica cosa non è stata fatta.