Salvini indagato, cosa dice il codice etico M5S? “Niente dimissioni…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Agosto 2018 - 13:03 OLTRE 6 MESI FA
Salvini indagato, cosa dice il codice etico M5S? "Niente dimissioni..."

Salvini indagato, cosa dice il codice etico M5S? “Niente dimissioni…”

ROMA – Una volta secondo il codice etico M5S quando qualcuno viene indagato “si deve dimettere”. E così hanno fatto vari (non tutti) esponenti dei 5 Stelle. Ma adesso che il governo è formato da M5S e Lega, le cose sembrano essere cambiate sotto questo aspetto. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Salvini infatti è stato indagato dalla procura di Agrigento con accuse pesanti: sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio per il caso della nave Diciotti. Nessuno di M5S però finora ha chiesto le sue dimissioni. I vertici del M5S hanno infatti fatto sapere che non chiederanno le dimissioni di Salvini: “In base al codice etico dei ministri può restare”.

E Di Maio cosa dice? “Il ministro Salvini vada avanti perché non ha violato il codice etico del contratto e dei Cinque stelle. Il Governo si assume la responsabilità politica delle scelte fatte sul caso della nave Diciotti ma c’è “pieno rispetto” per l’azione della magistratura per cui non dobbiamo “attaccare” i pm che indagano”. Queste le parole di Di Maio.

“Il ministro Salvini è indagato e credo che – ha spiegato ancora Di Maio su fb – sia un atto dovuto in quanto ministro dell’Interno, in quanto titolare delle decisioni in quella materia. Come ci si comporta in questi casi? C’è il codice etico dei ministri nel nostro contratto e secondo il codice etico dei ministri e del Movimento 5s il ministro deve continuare a fare il ministro. E’ nostro dovere attuare il programma elettorale ma è anche diritto-dovere della magistratura portare avanti i procedimenti giudiziari. Quindi – ha aggiunto – pieno rispetto per la magistratura e non facciamo ripiombare questo Paese negli scontri tra procure, pm e politica. Noi ci assumiamo le nostre responsabilità come governo coscienti del fatto che abbiamo fatto l’interesse nazionale e ci difenderemo per le decisioni che abbiamo preso ma non per questo adesso dobbiamo cominciare ad attaccare i pm che portano avanti il loro lavoro. Non possiamo applaudire a quei pm che arrestano un mafioso e poi a uno stesso pm porta avanti un’inchiesta diciamo che non va bene. Noi abbiamo sempre detto che le istituzioni vano rispettate”.