Salvini, “accarezza il Papa, Macron fa il matto…”. E alla Cnn spiega: “Populista? Un complimento”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Giugno 2018 - 17:58 OLTRE 6 MESI FA
Salvini, "accarezza il Papa, Macron fa il matto...". E alla Cnn spiega: "Populista? Un complimento"

Salvini, “accarezza il Papa, Macron fa il matto…”. E alla Cnn spiega: “Populista? Un complimento”

ROMA – Ubiquo per vocazione politica e temperamento (“essere un ministro che va in giro per le piazze è un complimento”) [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Matteo Salvini è apparso oggi sia nei panni istituzionali del ministro impegnato a rispondere in Parlamento al question time sugli ultimi sviluppi della crisi migranti sia in quelli dell’ideologo populista che spiega alla tv americana CNN il sovranismo trionfante in Europa.

Ne è venuta fuori un’intervista a tutto campo dove spicca la solita durezza nei confronti del premier francese Macron. Ma è alla Camera dei deputati che piazza il colpo sotto la cintola del suo bersaglio preferito: “Macron fa il matto perché è al minimo della popolarità nel suo Paese. È la prima volta che vedo qualcuno che accarezza il Papa… Non commento”, ha dichiarato riferendosi all’immagine un po’ irrituale del premier laico che accarezza il volto del Pontefice, durante una visita lampo che intenzionalmente ha lasciato fuori ogni contatto con le istituzioni italiane. A parte un breve tête-à-tête riservato a cena con il presidente del Consiglio Conte, a cui Salvini sembra aver dato una benevola autorizzazione (“Ognuno va a cena con chi ritiene. Conte ha fatto bene”).

L’intervista alla Cnn. “Per me è un complimento”: parola di Matteo Salvini, che in un’intervista alla Cnn affronta anche la polemica sui migranti. “Il termine populista è usato come un insulto – afferma il vice premier – ma per me è un complimento. Ascoltare la gente, essere un ministro che va in giro per le città, le piazze, le stazioni, gli ospedali, per me è un dovere e un piacere”.

“Macron parla di valori, ma è lui stesso il primo a non riconoscerli e perciò non hanno lezioni da dare all’Italia”. Spiega Salvini che sui migranti “con le belle parole non abbiamo mai ottenuto nulla. In questo mese di governo con le nostre azioni siamo riusciti ad essere ascoltati: la Spagna è intervenuta, Malta deve intervenire e così la Francia, la Germania e l’Olanda…”.

Sono stufo... gli altri Paesi europei devono fare di più per aiutare sui migranti, e l’Europa deve fare accordi con i Paesi da dove queste persone arrivano, un piano meno costoso che ricevere i migranti nei centri in Europa”,  sulla necessità di rivedere le regole di Dublino e si dice comunque ottimista sulla possibilità di trovare una soluzione.

“C’è una bella reazione della gente contro la dittatura della finanza che vuole una immigrazione fuori controllo”: ha concluso Salvini, sottolineando come se c’è una lezione da trarre dalla Brexit e dalle recenti elezioni in Italia e in Austria è che “la gente vuole identità, sicurezza e lavoro”.