Salvini, da mercoledì taser in 12 città italiane e stretta su sgomberi degli occupanti abusivi

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Settembre 2018 - 08:33 OLTRE 6 MESI FA
Salvini, da mercoledì taser in 12 città italiane e stretta su sgomberi degli occupanti abusivi

Salvini, da mercoledì taser in 12 città italiane e stretta su sgomberi degli occupanti abusivi

ROMA – Da mercoledì 5 settembre, in 12 città italiane, gli agenti delle forze dell’ordine gireranno con una pistola elettrica nella fondina. Dopo qualche mese di formazione, comincia la sperimentazione del taser, l’arma ad impulsi elettrici che inibisce i movimenti dei soggetti colpiti. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Ma non è l’unica novità annunciata dal Viminale, che attraverso una circolare avvia una stretta sugli sgomberi.

Il ministero di Matteo Salvini chiede un censimento degli occupanti abusivi di immobili e più rapidità. A sigillare il via alla prima fase di utilizzo del taser è stato proprio il ministro dell’Interno: “Aiuterà migliaia di agenti a fare meglio il loro lavoro – ha scritto su Facebook –  Per troppo tempo le nostre Forze dell’Ordine sono state abbandonate, è nostro dovere garantire loro i migliori strumenti per poter difendere in modo adeguato il popolo italiano. Orgoglioso del lavoro quotidiano delle forze di Polizia e Carabinieri”.

Dopo un iter partito nel 2014, il decreto per l’ok alla sperimentazione, affidata alla Polizia di Stato, all’Arma dei carabinieri e alla Guardia di finanza, era stato firmato lo scorso luglio quando erano state elencate le prime città: Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi.

Le linee guida emesse dal Dipartimento della Pubblica sicurezza definiscono il Taser “un’arma propria”, che fa uso di impulsi elettrici per inibire i movimenti del soggetto colpito. La distanza consigliabile per un tiro efficace è dai 3 ai 7 metri. Il Taser “va mostrato senza esser impugnato per far desistere il soggetto dalla condotta in atto”. Se il tentativo fallisce si spara il colpo, ma occorre “considerare per quanto possibile il contesto dell’intervento ed i rischi associati con la caduta della persona dopo che la stessa è stata attinta”. Bisogna inoltre tener conto della “visibile condizione di vulnerabilità” del soggetto (ad esempio una donna incinta) e fare attenzione all’ambiente circostante per il rischio di incendi, esplosioni, scosse elettriche.

L’arma è già in dotazione alle forze di polizia di circa 107 paesi, tra cui Canada, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Kenya e in Europa in Finlandia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Grecia e Regno Unito.

Sul fronte degli sgomberi, invece, le novità riguardano una richiesta con massima rapidità di un censimento degli occupanti abusivi di immobili e l’individuazione di minori o soggetti fragili, per i quali in caso di necessità i servizi sociali dei Comuni attiveranno specifici interventi “non negoziabili”. Secondo il documento, il censimento degli occupanti, che deve essere “condotto, anche in forma speditiva, sotto la regia dei Servizi sociali dei Comuni e, laddove occorra, con l’ausilio dei soggetti del privato sociale”. Già entro la fine di settembre, è atteso dal Viminale un primo punto riguardo al fenomeno.