Salvini ultras: stretta di mano con l’ultras Milan arrestato per spaccio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Dicembre 2018 - 09:05 OLTRE 6 MESI FA
Salvini alla festa della curva del Milan (foto Ansa)

Salvini alla festa della curva del Milan (foto Ansa)

ROMA – Matteo Salvini domenica 16 dicembre ha partecipato alla festa per i 50 anni della Curva Sud del Milan organizzata all’Arena Civica. Una partecipazione, quella di Salvini, che ha fatto discutere visto che al vertice del tifo rossonero non mancano figure con una fedina penale carica di precedenti.

Salvini, il “capitano”, il paladino della lotta senza quartiere alla criminalità, è stato così immortalato mentre stringe la mano a Luca Lucci, uno dei capi della curva rossonera, arrestato solo pochi mesi fa in un’inchiesta per traffico di droga. Vicenda per la quale, ricordano Corriere della Sera e Repubblica, Lucci ha patteggiato una pena a un anno e mezzo.

Lucci  tra l’altro era già noto ai giudici poiché condannato nel 2006 per un’aggressione a un tifoso interista. Per la cronaca, scrive il Corriere della Sera, in quell’occasione il tifoso interista perse un occhio. 

Salvini, subito incalzato sull’evento, col suo stile ha subito cercato di tagliare le polemiche:

“Io stesso sono indagato. Sono un indagato in mezzo ad altri indagati”. E ancora: Io sono per il tifo corretto, colorato e colorito. Episodi di violenza non mi appartengono e non appartengono a nessuno sportivo. Questi tifosi sono persone perbene, pacifiche, tranquille. Loro portano colore con un coro, un tamburo, una bandiera. La violenza è un’altra cosa”. 

Duro il commento di Nico Stumpo, deputato di Liberi e uguali, secondo cui “andando a fare il tifoso tra gli ultras, Salvini oggi si dimostra ancora una volta non un uomo delle istituzioni ma un uomo di parte”. “Quello del tifoso è il suo modello. Per di più si definisce indagato tra gli indagati, dimenticando – sottolinea Stumpo – che magari tra loro c’è chi ha commesso violenze contro gli agenti delle forze dell’ordine”. 

Lucci – scrive il Corriere della Sera – era stato ripreso mentre sembrava trattare un grosso carico di droga all’esterno del Clan di Sesto San Giovanni, locale-ritrovo degli ultras rossoneri. Nell’inchiesta sono coinvolte bande albanesi e calabresi, e la “materia prima” (l’accusa parla di circa 600 chili) arrivava da Balcani, Spagna e Sud America.

Chissà se per Salvini il traffico di droga rientra tra le caratteristiche “del tifo corretto, colorato e colorito”. Solo qualche settimana fa il ministro diceva che gli “spacciatori vanno trattati come assassini”. Senza contare il coinvolgimento nella vicenda delle bande albanesi, cioè (almeno per il momento) bande di extracomunitari.