Napolitano: Bondi irresponsabile. Lui replica: “Non mi tapperai la bocca”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Agosto 2013 - 15:08| Aggiornato il 4 Agosto 2013 OLTRE 6 MESI FA
Giorgio Napolitano (foto Ansa)

Giorgio Napolitano (foto Ansa)

ROMA, 3 AGO – “Parole irresponsabili”. Giorgio Napolitano non parla ufficialmente ma lascia trapelare tutta la sua ira per le parole di Sandro Bondi che, parlando in difesa di Silvio Berlusconi aveva evocato, tra le altre cose, il rischio di una guerra civile. Ma l’ex ministro non abbassa i toni, anzi, rincara la dose e contrattacca: “Non mi farò tappare la bocca dal Quirinale”. 

A rendere conto della irritazione del Quirinale è l’Ansa che in un lancio delle 14:30 scrive:

Interpellati sulle dichiarazioni odierne di Sandro Bondi che, tra le altre cose, ha evocato il rischio di una “guerra civile” dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna Silvio Berlusconi, ambienti del Quirinale le definiscono “dichiarazioni irresponsabili”.

Subito dopo arriva la controreplica di Bondi, sempre con una nota:

 “Non mi farò chiudere la bocca da nessuno, neppure da un comunicato del Quirinale. E non accetto di essere indicato come un irresponsabile”.

“I veri irresponsabili – prosegue Bondi – sono quelli che hanno fatto precipitare la situazione fino a questo punto. So di essere una persona responsabile e ho sempre ricercato e ricerco nel mio impegno politico il confronto, la collaborazione, la conciliazione e il bene del nostro Paese”.    “Questa mia indole tuttavia non mi impedisce di esprimere liberamente le mie opinioni personali sulla storia d’Italia e sul rischio che, dopo la sentenza della Cassazione, in assenza di una soluzione politica che restituisca la libertà personale e l’agibilità politica al leader del più importante movimento politico italiano, tutto possa precipitare verso una nuova forma di strisciante guerra civile, che come tutti coloro che non sono ipocriti sanno è un tratto caratterizzante della storia d’Italia, dal dopoguerra in poi”, conclude il coordinatore del Pdl.

A dare il via allo scontro era stata un’altra nota dell’ex ministro in cui si evocava il rischio di una guerra civile:

“O la politica è capace di trovare delle soluzioni capaci di ripristinare un normale equilibrio fra i poteri dello Stato e nello stesso tempo rendere possibile l’agibilità politica del leader del maggior partito italiano oppure l’Italia rischia davvero una forma di guerra civile dagli esiti imprevedibili per tutti”.

Che la tensione tra Quirinale e Pdl sia alta lo conferma anche, secondo il sito web del Quotidiano Libero, il fatto che Napolitano non sembra aver intenzione di incontrare i capigruppo del Pdl Renato Brunetta e Renato Schifani. Come a dire che di grazia a Berlusconi per il momento non se ne parla. Scrive Libero:

Ma non è tutto. Sempre dal Colle trapelano altre informazioni: Giorgio Napolitano, appena rientrato a roma dopo alcuni giorni di riposo in Val Pusterla, non ha alcun incontro in programma. Tradotto, significa che non ha alcuna intenzione di incontrare Renato Schifani e Renato Brunetta, i capigruppo azzurri che nella serata di venerdì hanno annunciato la loro intenzione di salire al Quirinale per chiedere la grazia a favore di Silvio Berlusconi. Re Giorgio esclude la grazia: ritiene il sentiero impraticabile.

Le parole dell’ex ministro arrivano al culmine di uno scontro politico iniziato con la richiesta-ultimatum di Silvio Berlusconi: O riforma della giustizia o elezioni. Tutte parole che non devono aver fatto piacere a Napolitano che aveva legato la disponibilità ad una sua ri-elezione al Quirinale proprio alla stabilità del governo. Ora, invece, Letta trema più che mai.