Santanchè pagò la villa 1,2 milioni. L’accusa: “Valeva 4 volte di più”

Pubblicato il 10 Dicembre 2012 - 11:57| Aggiornato il 21 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA
Daniela Santanchè e Alessandro Sallusti (foto Lapresse)

MILANO – Daniela Santanchè ha pagato 1,2 milioni di euro la villa in cui abita a Milano (e in cui trascorrerà gli arresti domiciliari Alessandro Sallusti). Marco Lillo sul Fatto Quotidiano spiega come mai ha pagato questa cifra per una casa che, secondo la vedova del vecchio proprietario, vale almeno quattro volte tanto.

Lillo parte dall’incipit della storia dell’edificio: Villa Santanché 8 anni fa era intestata alla società di Giuseppe Loggi Longostrevi, il re Mida delle cliniche, come veniva definito nelle cronache giudiziarie della fine degli anni novanta. Proprio in questo stabile, dodici anni fa, il medico, arrestato nel 1997 con l’accusa di avere corrotto i medici di famiglia per far prescrivere analisi nelle sue cliniche, si tolse la vita con un’overdose di barbiturici.

Poi la villa viene venduta. Scrive Lillo: Nel novembre del 2004 il villino passa per 1,2 milioni a Daniela Santanché e alla sua società. “Un prezzo molto più basso del suo valore di allora”, dice la figlia del medico, Valeria Poggi Longostrevi al Fatto.

Continua Lillo: L’immobile era intestato alla società Centro Medico Milanese degli eredi che avevano affidato la gestione allo studio del commercialista Stefano Verna , oggi 48enne. Il 19 novembre del 2004 davanti al notaio Stefano Rampolla di Milano, Daniela Garnero Santanché e Stefano Verna, nella sua qualità di presidente di Centro Medico Milanese Srl, stipulano due atti differenti.

Spiega Lillo: Nel primo Daniela Santanché compra i due piani più alti della villa composti di sei locali al piano primo e i due locali al piano mansarda con servizi e accessori per una superficie catastale di 235 metri quadrati più la quota del cortile spettante. Le parti dichiarano un prezzo di 400 mila euro che sembra effettivamente vantaggioso per chi compra. Subito dopo Santanché e Verna stipulano un secondo atto.

Conclude Lillo: I piani più bassi della villa che, secondo quello che risulta nelle carte, sono adibiti a uso ufficio, passano nella disponibilità della Dani Comunicazione di Daniela Santanché mediante un leasing immobiliare con il Credito Artigiano. La banca versa il prezzo di 800 mila euro e la Dani Comunicazione, amministrata dal socio unico Daniela Santanché prende l’immobile, ripagando poi a rate un leasing decennale.