Saprofiti della resa. “Dovere morale” degli ucraini? Alzheimer etico, malattia sinistra

Ucraini, arrendetevi! C’è un po’ di stampa italiana che dà voce chiara al borborigmo che fermenta e urge nelle interiora di un po’ di politica e un bel po’ di pubblica opinione, più di quanto si veda. C’è chi ha scritto e chi perora e predica il “dovere morale” degli ucraini di arrendersi. Tranquilli, a convincere alla resa gli ucraini ci sta provando Putin. Arrendetevi, non combattete perché se combattete scatenate rappresaglie e lutti: era l’argomento usato durante e dopo la Resistenza italiana contro i partigiani che attaccavano i nazisti, è l’argomento di una malattia sinistra, di un alzheimer etico contagioso.

Saprofiti, organismi che vivono di organismi morti

Arrendersi con il paese altrui…Resistere equivale a incattivire il nemico…Convinciamo (costringiamo?) gli ucraini ad arrendersi…Come si forma il coro di queste voci tutt’altro che innocenti? La prima corda vocale che vibra è quella dell’antiamericanismo, ani Nato, anti Ue, anti Occidente, quella del se succede qualcosa di brutto nel mondo è sempre colpa dell’Occidente, dei suoi vizi, delle sue trame, della sua (diciamolo) esistenza. Da notare il punto di convergenza sul tema dell’Occidente “impuro” sia con il patriarca ortodosso di Mosca che con lo jihadismo islamista. Il progressismo politicamente corretto, il bigottismo progressista addobbato per l’occasione da pacifismo intransigente a questi approdi ormeggia.

La fanteria negazionista

In tempo di guerra attenzione a quel che viene detto dopo il ma…quel che viene prima del ma conta nulla nella testa di chi sta parlando, è il dopo il ma, è nel dopo il suo ma quel che sta a cuore al vostro interlocutore. Quindi gli ufficiali e le guide dei saprofiti della resa (oggi altrui, domani magari anche la propria) sono quelli del “Sì, la Russia ha attaccato con la guerra, ma…”. Ma la Nato, la Cia, l’Iraq, il colonialismo, il capitalismo…Così parla e scrive l’ufficialità (parlare di Stato Maggiore sarebbe improprio complimento). C’è comunque bisogno di fanteria, la fornisce la gente del “non è vero quel che ci fanno vedere”.

Quelli dispostissimi a credere, prestare fede a Lavrov ministro russo che dice “non abbiamo invaso l’Ucraina” sono gli stessi che non hanno creduto alla realtà delle Torri Gemelle che venivano giù, tanto meno allo sbarco sulla Luna, men che mai al Covid o alle bare sui camion militari a Bergamo, figurati ai vaccini. Anche qui un punto di contatto e convergenza da notare e registrare tra disprezzo dell’Occidente, anatema su scienza e ragione e neutralismo militante. Militante per cosa? Per la abrasione della guerra altrui dalla personale realtà e, soprattutto, dalla personale roba.

La Costituzione materiale: la difesa della roba

Una malattia sinistra, alzheimer etico che fa smarrire ogni misurabile senso di sé nella realtà quello di chi consiglia/intima agli ucraini di arrendersi. Una malattia sinistra della sinistra? Di certo c’è chi prova a vestirla di panni di sinistra ideologica, perfino culturale. Ma allora, in punta di ideologia  tratto culturale, l’invito pressante agli ucraini perché si arrendano è la manifestazione vocale di un  bisogno assai piccolo borghese: difendere, preservare la propria “roba” come valore supremo. La pace, al dunque, meglio e più della libertà. Ancora più concretamente: il mio stare in pace minacciato dal tuo resistere all’invasione armata. Ancora più concretamente: il mio portafoglio minacciato dall’immischiarmi con cose che non si mangiano quali libertà, democrazia…

Qui il terzo punto di contatto: tra anti occidentalismo sinistro, populismo fieramente ignorante e infine l’inespresso ma vissuto (per ora in relativo silenzio) del diamo ai russi l’Ucraina basta ci riportino la benzina a 1,5 al litro. E’ questo il coro dei saprofiti della resa, quelli che vorrebbero nutrirsi del corpo arreso e morto dell’Ucraina. Il fatto storico rilevante è che questo coro ancora una volta ci sia e canti, come non di rado nella storia contemporanea. Un fatto storico serio e a suo modo ponderoso. Che poi, qui e ora da noi, a far da banditori al coro saprofita ci siano dei pagliacci è circostanza dovuta al semplice fatto che anche i pagliacci difendono nel loro piccolo la loro “roba”, magari un rosario di comparsate in tv: nel talk e nl tg infatti l’ucraini arrendetevi e l’italiani non vaccinatevi hanno lo stesso ruolo scenico.

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