La ramazza anti-casta sarda: sì ai referendum abolisci-tutto

Pubblicato il 7 Maggio 2012 - 15:03 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Chiamati a esprimersi sullo stato della politica, i cittadini sardi hanno impugnato una ramazza anti-casta che spazza via le nuove province appena insediate, hanno impugnato le cesoie per tagliare le indennità dei consiglieri regionali. Un vero e proprio referendum sulla casta. L’unico vero ostacolo, l’unica sfida da vincere era il raggiungimento del quorum: obiettivo centrato alla grande. Complessivamente gli elettori sono stati 525.651, per la validità ne bastavano 493.455. In provincia di Cagliari ha votato il 38,1% (40,4% solo nel capoluogo), in quella di Nuoro il 34,7%, di Oristano il 33%, in provincia di Sassari il 37,2%, nel Medio Campidano il 42,5% (affluenza più alta), nella provincia di Carbonia-Iglesias il 31,5%, in Ogliastra il 28,7% e nella provincia di Olbia-Tempio il 26,8%.

Insieme alla riduzione degli stipendi dei consiglieri, l’abolizione delle 4 nuove province era il tema più delicato. Si parlerà a lungo del cappello del governatore Cappellacci (scusate il bisticcio linguistico) sulla protesta anti-casta. Fatto sta che gli elettori sardi hanno stanno solennemente dicendo di no all’istituzione voluta da tutti i partiti di entità governative provinciali viste come un regalo ai partiti, non come una migliore articolazione amministrativa: a che servono, dicono i sardi, Medio Campidano, Ogliastra, Olbia-Tempio e Carbonia-Iglesias? A nulla, hanno potuto rispondere, mettendo in discussione, vincendo gli altri referendum consultivi, anche l’esistenza delle altre storiche province. I sardi riescono laddove nemmeno i dicktat europei, nemmeno gli sforzi di Monti hanno potuto?

Intanto, superato lo scoglio quorum, i favorevoli ai dieci quesiti referendari sono nettamente in testa, quando lo spoglio, alle 14 di lunedì è vicino al 30% delle sezioni scrutinate. Nei quattro referendum abrogativi sulle nuove Province sarde, i Sì superano il 97%, mentre in quello consultivo sull’abolizione delle quattro Province storiche i Sì si fermano al 68,57%, i No al 31,42%. Il quesito sulla riscrittura dello Statuto sardo da parte di un’Assemblea Costituente conferma la vittoria netta dei Sì con il 93,99%. Al 96,76% i favorevoli all’elezione diretta del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, scelto attraverso elezioni primarie e il 97,22% quelli favorevoli all’abrogazione della legge che norma l’ammontare degli emolumenti dei consiglieri regionali. Oltre il 97% anche i Sì all’abolizione dei consigli di amministrazione di tutti gli Enti strumentali e Agenzie della Regione, mentre sale al 98,33% la percentuale di favorevoli alla riduzione a 50 del numero dei componenti del Consiglio regionale.