Il ministro chiacchierato: match Romano-Quirinale

Pubblicato il 23 Marzo 2011 - 18:07 OLTRE 6 MESI FA

La stretta di mano tra il neo ministro Saverio Romano e Giorgio Napolitano

ROMA – Match tra il neo ministro dell’Agricoltura Saverio Romano e il Quirinale. Il Colle ha dato l’ok alla nomina di Romano, ma ha esortato a chiarire la sua posizione. All’origine dei problemi su Romano e dei dubbi del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ci sono le inchieste giudiziarie che lo coinvolgono: una per concorso in associazione mafiosa, l’altra per corruzione aggravata dall’avere agevolato la mafia. Il gip Giuliano Castiglia non ha infatti accolto la richiesta di archiviazione dell’indagine per concorso in associazione mafiosa.

Il Quirinale ha dunque diffuso una nota con le perplessità sul nuovo ministro e Romano ha replicato dicendosi “dispiaciuto” e affermato che dal Colle sono state diffuse “notizie inesatte”: “Non sono imputato ma solo indagato”. Subito arriva la controreplica stizzita del Colle che dice: non abbiamo mai detto che Romano è imputato.

La nota del Quirinale. “Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dal momento in cui gli è stata prospettata la nomina dell’on. Romano a ministro dell’Agricoltura, ha ritenuto necessario assumere informazioni sullo stato del procedimento a suo carico per gravi imputazioni”. E’ quanto si legge in una nota del Quirinale.

“Essendo risultato che il giudice delle indagini preliminari non ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Palermo, e che sono previste sue decisione nelle prossime settimane, il capo dello Stato – si legge ancora nella nota – ha espresso riserve sull’ipotesi di nomina dal punto di vista dell’opportunita’ politico-istituzionali”.

“A seguito, dell’odierna formalizzazione della proposta da parte del presidente del Consiglio, il presidente della Repubblica ha proceduto alla nomina non ravvisando impedimenti giuridico-formali che ne giustificassero un diniego. Egli ha in pari tempo auspicato – conclude – che gli sviluppi del procedimento chiariscano al più presto l’effettiva posizione del ministro”.

Romano: dispiaciuto, nota del Quirinale inesatta. Saverio Romano, si dice “dispiaciuto” per la nota “inesatta” del Quirinale diffusa dopo il suo giuramento a ministro delle Politiche agricole. “A mio avviso quella nota – spiega ai cronisti in Transatlantico a Montecitorio – non riflette il pensiero del capo dello Stato, che è stato augurale nei miei confronti e dal quale ho avuto un’ottima accoglienza”.

“Inoltre – aggiunge il neoministro – purtroppo la nota è anche inesatta: perché non sono imputato ma solo indagato e c’è una richiesta di archiviazione nei miei confronti. Tutti possiamo sbagliare, immagino che l’estensore di quella nota abbia usato una terminologia non appropriata”.

“Per otto anni sono stato indagato – continua Romano – E ora non sono indagato, nè rinviato a giudizio, ma c’è una richiesta di archiviazione dopo otto anni in cui sono stato vivisezionato” aggiunge il neoministro all’Agricoltura Romano, nel sottolineare che “non ci sono ostacoli alla nomina odierna. E i fatti superano ogni veleno”.

La vicenda, osserva ancora Romano,”è stata montata da chi non mi vuole bene, ed è stata poi utilizzata strumentalmente. Sono convinto che la nota del Quirinale non riporti il vero pensiero del presidente Napolitano. Non ho pesi sulle spalle – conclude – e voglio essere giudicato sui fatti”.

La contro replica del Quirinale. Rispondendo ad una una specifica richiesta di commentare le affermazioni dell’onorevole Saverio Romano, l’ufficio stampa della Presidenza della Repubblica ritiene di non doverlo fare ma invita ad una piu’ attenta lettura della nota diramata a seguito del giuramento del nuovo ministro nella quale non viene attribuita la qualifica di ‘imputato”.