Sboarina sindaco Verona daspa Di Maio dalla città. Oltre i confini della realtà

di Lucio Fero
Pubblicato il 2 Aprile 2019 - 14:26 OLTRE 6 MESI FA
Sboarina sindaco di Verona daspa Di Maio dalla città. Oltre i confini della realtà

Sboarina sindaco Verona daspa Di Maio dalla città. Oltre i confini della realtà (foto Ansa)

ROMA – Sboarina Federico è il sindaco di Verona e ha pensato che il Congresso Mondiale della Famiglia fatta apposta per rientrare nella triade Patria, Dio e appunto Famiglia fosse vanto e lustro per la città. Sboarina sindaco ha tenuto a far sapere che quel Congresso lui non solo l’ha visto con simpatia, ci si è proprio identificato. E altrettanto ritiene abbia fatto la sua città: Verona identificata con gli officianti la liturgia della famiglia naturale. Naturale? La famiglia indissolubile, rigorosamente eterosessuale, dedita unicamente alla procreazione su comandamento divino ha sì una lunga storia, secoli. Per millenni però l’umanità si era, prima e anche durante le religioni monoteiste, organizzata anche diversamente nel mettere su famiglia. Dunque, naturale in che senso?

Naturale non vuol dire nulla, naturale non esiste, ogni minima civiltà ha creato famiglie secondo opportunità e vantaggi e poi, solo poi, ha stabilito che la forma storica che in quel momento sembrava migliore per la famiglia andava battezzata come naturale. Ma non andatelo a dire a Sboarina, gli creereste confusione. Lui è per le cose nette e questa storia della Storia è di sicuro fumisteria da élite. Non hanno detto sia Salvini che la Meloni proprio al Congresso “Noi leggiamo meno libri ma li capiamo meglio”? Sboarina secondo indicazione dei leader si deve essere portato avanti, dichiara di aver capito moltissimo, quindi non deve aver letto nulla.

Probabilmente neanche le dichiarazioni di Di Maio a proposito del Congresso che si teneva a Verona. Di Maio ha più volte detto che quel Congresso gli appariva come una evocazione-rievocazione di temi e dogmi in auge nel medioevo. Ha aggiunto anche che quello a lui appariva come una manifestazione della “destra sfigata”. Sboarina si è offeso, non a  nome della “destra sfigata” ma a nome della città di Verona.

Che c’entra la città di Verona, la sua gente? Nulla, c’entra nulla. Di Maio attaccava il Congresso, mica la città. Ma Sboarina si offende, identifica il no all’aborto, il no al divorzio, le punizioni legali per i gay e svariate altre cosucce del genere con se stesso e quindi con la città tutta. E quindi…

Quindi ai confini della realtà, anzi oltre. Sboarino sindaco di Verona emette daspo cittadino nei confronti del ministro Di Maio. Il richiamo esplicito al daspo lo fa proprio lui, Sboarina. Tutto vero, tutto oltre i confini della realtà. Sboarina dice a Di Maio: non venire al Vinitaly, la fiera del vino di Verona. Come Vinitaly fosse cosa sua, ma soprattutto come un bambino che fa capricci e dispetti e intima: coi giocattoli miei tu non giochi più.

Storia vera, vera oltre i confini della realtà. Questa la classe dirigente del paese. Perché Sboarina ce ne son tanti, dieci, cento, centomila…Quelli che a Caserta si offesero perché una guida di viaggi scriveva di Caserta paesone. Quelli convinti che fare politica, esser bravi a far politica sia ghignare e sogghignare in tv e sui social…Certo Sboarina si è candidato al podio del mese con il suo daspo a DI Maio. Però non è un fiore che nasca isolato in un deserto.

Praticamente l’intera comunicazione e l’intera politica e c’è da scommettere l’intera pubblica opinione hanno narrato e vissuto come intollerabile scandalo che lo Stato nelle sue varie amministrazioni abbia messo in cantiere a prezzi scontato e convenzionati (quindi nessuna mazzetta) ben 8280 auto di servizio. Auto blu, auto grigie…che vergogna, vergogna! Un intero paese si erge a fermare lo scandalo. Un intero paese quindi vuole che lo Stato vada a piedi. Non esiste nella psicologia avvelenata del paese altra auto di servizio che non sia quella blu del privilegio. Sicurezza, sanità, giustizia…tutti a piedi. Un paese che decreta insopportabile che lo Stato compri auto nuove quando quelle vecchie sono appunto troppo vecchie, una opinione pubblica che condanna come osceno il cambiare la macchina andata se a farlo è lo Stato, un habitat così è quello perfetto per lo sviluppo e l’affermarsi degli Sboarina.